Con l’avvento delle nuove tecnologie e la loro applicazione anche al mondo della produzione, si è iniziato a parlare di Quarta Rivoluzione Industriale, caratterizzata dall’innovazione digitale quale chiave per la competitività.
La concretizzazione di questa Rivoluzione sta nella cosiddetta Industria 4.0, termine con cui si intende il passaggio da un modo di produrre tradizionale ad uno in cui le tecnologie (Internet of Things, Big Data, Cloud computing, automatizzazione) diventano strategiche per l’innovazione di processi e prodotti.
Secondo il Secondo Rapporto Industria 4.0 nelle PMI italiane del Laboratorio Manifattura Digitale dell’Università degli Studi di Padova, in Italia il 18,6% delle PMI ha adottato tecnologie di Industria 4.0, con ottimi risultati; di queste, il 40% sono piccole imprese.
I vantaggi registrati grazie a tecnologie 4.0
I risultati dell’indagine dell’Università di Padova si basano su un campione di 1.020 aziende che fanno parte di un universo di 7.293 imprese manifatturiere selezionate sulla base di alcune caratteristiche: settori Made in Italy (Casa-arredo, Meccanica, Moda); Nord Italia (Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna); fatturato al 2015 maggiore di 1 milione di euro.
Ecco la classifica dei vantaggi ottenuti:
- la riduzione dei costi di produzione e l’aumento dell’efficienza interna (60%);
- aumento della produttività (54%);
- migliore servizio al cliente (53%);
- aumento del fatturato (39%);
- diversificazione produttiva e aumento gamma (37%);
- entrata in nuovi mercati a pari merito con il mantenimento della competitività internazionale (23%);
- aumento della quota di prodotti personalizzati (20%);
- sostenibilità ambientale (17%);
- riorganizzazione dell’attività in Italia o all’estero (7%).
Cosa ha spinto le azienda a investire nell’Industria 4.0?
Per capire la portata delle tecnologie 4.0, è utile leggere questo elenco contestualmente con i motivi principali che hanno spinto all’investimento. In particolare, nella top 5, le aziende hanno indicato la volontà di investire per:
- migliorare i servizi al cliente;
- ottenere una maggiore efficienza interna;
- mantenere la competitività internazionale;
- cercare nuove opportunità di mercato;
- aumentare la varietà dei prodotti.
Confrontando motivazioni e risultati, si può concludere che la maggior parte delle aspettative sono state soddisfatte, confermando la bontà della scelta di adottare tecnologie 4.0.
Inoltre, da un confronto dei dati finanziari, emerge che le imprese che hanno adottato tecnologie e approccio Industria 4.0 presentano performance superiori a quelle di chi non le ha adottate.
Infine, molto interessante il dato relativo all’occupazione: il 61% di chi ha investito nel 4.0 di imprese ha mantenuto stabile l’occupazione a seguito degli investimenti in 4.0 e il 34,2% l’ha addirittura aumentata.
Come si diventa Industria 4.0?
In generale, sono tre le principali tecnologie su cui si è investito: Big Data per la gestione della produzione e il marketing; robotica per la produzione; manifattura additiva (stampa 3d) per la prototipazione e sviluppo.
Le tecnologie dell’industria 4.0 sono adottate principalmente per produrre prodotti personalizzati, tanto che il 66,6% delle imprese adottanti realizza prodotti su misura, mentre solo il 33,4% prodotti a catalogo (standard).
Il Laboratorio Manifattura Digitale segnala che non si tratta solo di adottare specifiche tecnologie, ma che spesso vengono sviluppati progetti 4.0, in cui l’adozione delle tecnologie è solo un tassello che richiede interventi su hardware o il software esistenti o per l’integrazione con gestionali già implementati in azienda.
Di certo, l’investimento in tecnologie e progetti industria 4.0 ha aumentato la capacità innovativa delle imprese adottanti. L’esempio di chi ha intrapreso la strada verso il 4.0 è, dunque, molto positivo.