Il Fondo di Garanzia per le PMI è uno strumento, istituito con Legge n. 662/96 e operativo dal 2000, che ha l’obiettivo di favorire l’accesso delle piccole e medie imprese a fonti di finanziamento attraverso la concessione di una garanzia pubblica, che può anche sostituire del tutto le garanzie reali portate dalle imprese.
Il Fondo non offre contributi in denaro, ma, attraverso la concessione delle garanzie, conferisce la concreta possibilità di accedere al credito senza garanzie aggiuntive, ovvero senza costi di fidejussioni o polizze assicurative. Secondo le ultime rilevazioni del Ministero dello Sviluppo Economico, oltre il 99% delle imprese che ne ha effettuato la richiesta ha ottenuto accesso al finanziamento con la copertura del Fondo in assenza della presentazione di garanzie reali.
Il Fondo di Garanzia può intervenire a favore delle PMI in due modi:
- garanzia diretta, su richiesta dei soggetti finanziatori;
- riassicurazione e controgaranzia, su richiesta dei soggetti garanti.
Dal 15 marzo saranno richiesti nuovi requisiti per l’accesso alle garanzie pubbliche, in base al decreto ministeriale del 19 febbraio 2019.
Le nuove regole per accedere al Fondo di Garanzia per le PMI
Per quanto riguarda i requisiti dei beneficiari, il decreto prevede che le PMI possano appartenere a qualsiasi settore, con alcune eccezioni elencate dal provvedimento: agricoltura, silvicoltura e pesca, attività finanziarie e assicurative, amministrazione pubblica e difesa, assicurazione sociale obbligatoria, personale domestico, organizzazioni ed organismi extraterritoriali.
Tra i pre-requisiti, è richiesta l’assenza di inadempienze e di eventuali procedure di liquidazione.
Il Gestore del Fondo dovrà poi valutare il merito creditizio della PMI, sulla base del livello di rischiosità, con norme specifiche per le start-up.
Per quanto riguarda le operazioni finanziarie ammissibili, devono:
- essere direttamente finalizzate all’attività di impresa;
- avere una durata stabilita e certa;
- riguardare attività non connesse all’esportazione;
- essere state deliberate da non più di sei mesi.
Eventuali operazioni di sottoscrizione di minibond sono ammissibili solo se non prevedono obblighi di conversione.
La normativa completa è disponibile sul sito del MISE.
Come accedere al Fondo di Garanzia del MISE
La domanda di accesso alle garanzie del Fondo ministeriale va inviata al gestore attraverso l’apposita funzionalità del Portale FdG. Sono richiesti tutti i dati e i documenti necessari a verificare la sussistenza dei requisiti di ammissibilità e il rispetto delle regole per le diverse tipologie di operazioni.
Il gestore risponde entro due mesi dall’invio della richiesta, o di eventuale integrazione alla richiesta.
Una procedura complessa, che però è finalizzata all’accesso al credito, fondamentale per molte PMI per fare investimenti e far crescere il proprio business.
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