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Vendite al dettaglio, l’e-commerce trascina la crescita

Prosegue anche per il 2019 l'aumento di vendite retail: +1,5%, di cui il 65% attribuibile all’online. Un trend in crescita negli ultimi anni, che richiede alle Pmi di attivare strategie multicanale di vendita.

Il web sta diventando, anche in Italia, canale fondamentale per acquisire informazioni sui prodotti nonché per procedere direttamente all’acquisto.
La maggiore diffusione della connessione è il primo fattore di sviluppo delle vendite: oggi l’80% degli italiani – pari a 44 milioni – ha una connessione ad Internet e, di questi, il 55% consulta il web quotidianamente.

Secondo l’Osservatorio Multicanale Nielsen, inoltre, 27,8 milioni sono definiti clienti multicanale, perché usano il web regolarmente per fare acquisti o per acquisire informazioni sui prodotti.
Dal punto di vista delle imprese, si tratta di una grande opportunità perché si apre un canale ulteriore di vendita rispetto a quello tradizionale, con il vantaggio di poter raggiungere target altrimenti inaccessibili.

La mappa dell’e-commerce in Italia

Rispetto al passato, i consumatori oggi sono più disposti ad usare i pagamenti elettronici, ad accettare l’assenza di una relazione diretta col rivenditore o di un immediato contatto con l’oggetto acquistato. Secondo l’Osservatorio eCommerce B2C del Politecnico di Milano, tra il 2015 ed il 2019 le vendite di prodotti online sono quasi raddoppiate, passando da 16,6 a 31,6 miliardi.

Si tratta del 7,5% del commercio, percentuale lontana dal 20% della Cina, dal 18% degli Stati Uniti o dal 15% di Germania e Francia, ma è significativo il trend.
Nel 2019, gli acquisti online sono aumentati del 21% rispetto al 2018, con picchi in alcuni settori: +42% per Food & Grocery, +30% Arredamento & Home living, +19% per Informatica ed elettronica. Turismo e trasporto, con 10,9 miliardi di euro, si conferma il primo comparto dell’eCommerce italiano, ma cresce a ritmi più moderati (+9%).

Fra le tendenze rilevate c’è l’uso dello smartphone, che è sempre più importante (12,5 miliardi il valore degli acquisti fatti tramite questi dispositivi, +33% rispetto al 2018) e si stima che diventerà il primo canale per gli acquisti online tra il 2020 e il 2021, sorpassando il desktop.

I riflessi dell’e-commerce sulle PMI

Dei circa 27,8 milioni di acquirenti multicanale, infatti, il 63% è classificato come eShopper, ovvero persone che utilizzano la rete in tutte le fasi del processo di acquisto. Gli altri sono InfoShopper, coloro che non fanno acquisti online, ma usano il web soltanto per informarsi o nella fase successiva alla vendita ma non per concludere l’acquisto.

Questi due gruppi, comunque, navigano abitualmente nel web per cercare informazioni, confrontare prezzi, scegliere i punti vendita, condividere commenti.
Per le imprese, dunque, è fondamentale non solo essere presente sul web con un proprio sito o con un marketplace, ma anche avere gli strumenti per continuare a fidelizzare il cliente, rispondendo con rapidità alle esigenze e personalizzando il più possibile l’offerta, nonché rendere positiva la sua esperienza di acquisto.

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