Da martedì 20 ottobre, per sei mesi Dubai si trasformerà in una vetrina mondiale in cui i 200 Paesi partecipanti presenteranno al mondo il meglio delle loro idee, progetti, modelli esemplari e innovativi nel campo delle infrastrutture materiali e immateriali sui temi dell’Esposizione Universale.
Gli Emirati Arabi Uniti catalizzeranno l’attenzione del mondo, con benefici per la loro economia. Secondo il rapporto di Oxford Economics, commissionato dal Comitato Organizzatore, il numero di posti di lavoro creati nell’economia ospite si aggira tra i 270.000 e i 300.000, dei quali il 40% nel settore turistico, il 30% nei trasporti e nella logistica e il restante 30% nelle costruzioni. Inoltre, si stima un flusso di investimenti esteri tra i 100 ed i 150 miliardi di dollari nelle costruzioni, nei servizi finanziari, nelle infrastrutture e nei servizi IT.
All’interno di questo contesto, si aprono nuovi spazi anche per le grandi aziende e le PMI italiane.
PMI ed EXPO: le opportunità su One Marketplace
Il modo più diretto con cui le aziende possono beneficiare di EXPO è quello rappresentato dalla possibilità di partecipare direttamente alla realizzazione di padiglioni, infrastrutture, opere dentro e fuori l’area destinata alla manifestazione.
Un esempio è la realizzazione della scenografica cupola di Al Wasl Plaza, edificio destinato a restare anche dopo EXPO. Per la sua realizzazione è stata indetta una gara da 60 milioni di euro che si è aggiudicata l’italiana Cimolai Rimond Middle East.
Per consentire a tutte le imprese di conoscere queste opportunità è stato predisposto il portale Online Marketplace (https://omp. expo2020dubai.com/). Si tratta di uno strumento telematico molto pratico, a disposizione di tutte le imprese anche quelle Piccole e Medie, che qui possono trovare tutte le gare d’appalto e partecipare ai bandi per l’assegnazione di progetti e contratti. Inoltre, tutti possono, gratuitamente, mostrare prodotti, servizi, know how, grazie agli spazi di visibilità dedicati alle aziende, in particolare quelle piccole e medie che fanno fatica ad arrivare a vetrine internazionali.
Il portale è stato studiato per mettere in contatto domanda ed offerta in tempo reale, con strumenti legati alle voci Supplier Tools e Buyer Tools che permettono di incontrare una corrispondenza tra fornitori di beni e servizi e chi li richiede.
Infrastrutture, sanità, energia, commercio, agroalimentare: le prospettive post Expo
Le opportunità più interessanti sono però quelle che si aprono anche grazie allo sviluppo economico dell’economia degli Emirati Arabi. Si tratta di un Paese che ha già uno dei redditi medi pro capite tra i più elevati al mondo (circa 70.000 dollari all’anno). I dati forniti dall’ICE (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane) dicono che il PIL nominale è il secondo nell’area GCC (Consiglio di Cooperazione del Golfo) con un valore di 378 miliardi di dollari e un trend in crescita nel prossimo triennio.
Secondo l’ICE, a ricevere il maggiore impulso da Expo sarà il settore delle costruzioni ed i relativi segmenti legati a turismo e ospitalità, infrastrutture e commercio.
L’incidenza del settore turistico sul PIL, che oggi si aggira attorno all’8,4%, è destinata così a crescere con Expo. Saranno circa 17,5 i milioni di visitatori esteri che arriveranno a Dubai per Expo. Per dare ospitalità, Dubai aumenterà di oltre 60.000 unità il numero di stanze di hotel e aparthotel passando da 128.093 del 2015 a 191.260 nel 2020 e a tal scopo si prevedono stanziamenti per 7 miliardi di dollari. Proprio il settore del turismo e dell’ospitalità offrono opportunità, dirette e indirette, non solo negli EAU, ma anche negli altri Paesi dell’area GCC. Tutta la catena del valore, dalla fornitura di materiali ai servizi, avrà ricadute significative per i segmenti del contract e del management turistico in generale.
Grande rilievo avrà anche l’espansione della rete viaria, con la costruzione di strade, ponti, viadotti e tutta l’ottimizzazione dei collegamenti logistici al sito dell’Expo 2020. Si stima che saranno investiti quasi 14 miliardi di dollari in interventi infrastrutturali, stradali, marittimi e aeroportuali.
Altre opportunità vengono offerte dal settore idrico e della produzione di energia elettrica, destinata ad aumentare del 40%. In particolare, il governo ha in programma ingenti investimenti per la generazione di elettricità da fonti rinnovabili, nonché per lo sviluppo della rete idrica, con un coinvolgimento anche del settore privato, incoraggiato a partecipare attraverso l’apporto di capitali tecnologia e know how. Un ambito nel quale molte imprese italiane, anche medio-piccole, possono trovare un coinvolgimento diretto o indiretto.
Ci si aspetta grande vitalità anche nell’ambito del commercio. Con i flussi turistici previsti per il 2020 e con l’incremento demografico nel 2020 si prevede che i centri commerciali raggiungeranno 10 milioni di metri quadrati di spazi al dettaglio. Per potenziare ulteriormente l’offerta, Dubai ha deciso di investire 4 miliardi di dollari per la realizzazione di 16 progetti per nuovi centri commerciali, in cui possono trovare spazio anche le imprese italiane.
Molto interessante è anche la prospettiva di crescita del mercato dell’assistenza sanitaria, che si prevede che raggiungerà un valore di 19,5 miliardi di dollari nel 2020, con una crescita annuale pari al 12,7%. Il governo si sta impegnando per migliorare i sistemi di assistenza sanitaria per raggiungere e superare gli standard internazionali grazie allo sviluppo di infrastrutture, know how e servizi di alta qualità.
L’Esposizione Universale eserciterà un influsso positivo anche sulla catena del valore dell’industria agroalimentare sia in termini di volume sia di qualità dei prodotti offerti nei tanti punti di ristoro della città, con immaginabili conseguenze per le potenzialità di offerta gastronomica italiana.
Occasioni di espansione si apriranno anche per l’industria dell’abbigliamento e degli accessori e per tutti i settori destinati a soddisfare la forte crescita prevista nella domanda di beni di consumo, in tutte le fasce di qualità-prezzo.
EXPO 2020 può essere quindi una finestra inedita per esportare beni, servizi, know how delle PMI in diversi ambiti di eccellenza del Made in Italy.
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