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Fondo nazionale per l’efficienza energetica: più di 7 milioni per i primi dieci progetti

Nato per favorire gli interventi necessari a raggiungere gli obiettivi nazionali di efficienza energetica, il Fondo sostiene progetti di imprese e Comuni.

Investimenti per oltre 14 milioni di euro, di cui 7,4 finanziati dal Fondo nazionale per l’efficienza energetica (Fnee). È l’esito della prima tranche di finanziamenti approvati dalla Cabina di regia del Fondo, che ha dato il via libera ad imprese e comuni per interventi di riqualificazione energetica degli edifici, di efficientamento delle reti di illuminazione pubblica e di ampliamento di reti di teleriscaldamento.

Cos’è e come funziona il Fondo nazionale per l’efficienza energetica

Istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico, il Fondo è disciplinato dal decreto interministeriale 22 dicembre 2017.

Sostiene le imprese, oltre che gli enti della Pubblica Amministrazione, che vogliono investire in interventi di efficienza energetica su immobili, impianti e processi produttivi.

In particolare, come ben spiegato sul sito del Ministero, gli interventi sostenuti devono riguardare:

  • la riduzione dei consumi di energia nei processi industriali;
  • la realizzazione e l’ampliamento di reti per il teleriscaldamento;
  • l’efficientamento di servizi ed infrastrutture pubbliche, inclusa l’illuminazione pubblica;
  • la riqualificazione energetica degli edifici.

Il Fondo opera attraverso la concessione di incentivi – prestiti a tasso agevolato e garanzie su operazioni di finanziamento – che vengono gestiti da Invitalia.

Le risorse finanziarie stanziate per l’incentivo ammontano a 310 milioni di euro, così suddivise:

  • 30% garanzie;
  • 70% finanziamenti agevolati.

Le agevolazioni concesse alle imprese sono cumulabili con agevolazioni contributive o finanziarie previste da altre normative comunitarie, nazionali e regionali.

Un’opportunità per le imprese

Investire in efficientamento energetico può essere non solo un’opportunità, ma una vera e propria scelta strategica per incrementare la competitività dell’impresa, per almeno due ordini di ragioni.

Innanzitutto, c’è il tema del “cost killing”. Efficientare gli immobili porta ad una riduzione dei costi di energia in bolletta che, nel tempo, libera risorse da investire per ampliare il proprio business, formare il personale, entrare in nuovi mercati. 

Le tecnologie disponibili consentono oggi di intervenire in modo mirato, in linea con le necessità della propria azienda, e di recuperare gli investimenti in tempi più rapidi che in passato. 

Seconda ragione che fa dell’efficienza energetica una strategia aziendale è l’impatto che questa scelta ha verso gli stakeholder. A fronte di un’attenzione sempre più alta verso la sostenibilità, la scelta di ridurre il proprio impatto ambientale può essere dirimente anche nell’orientare le scelte di partner, consumatori, investitori, fornitori.

Gli incentivi ministeriali rappresentano l’occasione per avviare interventi importanti, che possono favorire la competitività delle aziende.

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