Utilizzare il proprio know-how tecnologico per sviluppare progetti utili a fornire un contributo nell’ambito dei dispositivi per la prevenzione, la diagnostica e il monitoraggio del nuovo Coronavirus.
È questo l’obiettivo di “Innova per l’Italia” l’iniziativa proposta congiuntamente da Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione, Ministero dello Sviluppo Economico e Ministero dell’Università e Ricerca, con Invitalia, a sostegno della struttura del Commissario Straordinario per l’emergenza Coronavirus.
L’obiettivo è portare tecnologia, ricerca ed innovazione in campo contro l’emergenza Covid-19: una proposta che può trasformarsi, in questo delicato momento, in un’opportunità per le imprese, le PMI e le startup che sappiano proporre soluzioni innovative ed efficienti.
I tre ambiti di interesse di “Innova per l’Italia”: dpi, diagnostica, monitoraggio
L’iniziativa dei Ministeri parte dal presupposto che la tecnologia possa essere la leva per rispondere velocemente a specifiche esigenze che si stanno manifestando nel corso dell’emergenza sanitaria.
Uno dei principali problemi è la difficoltà a reperire dispositivi di protezione individuale (dpi) e di respiratori per la cura dei pazienti. Innova per l’Italia chiede quindi alle imprese di impegnarsi a reperire, innovare o riconvertire tecnologie e processi produttivi per realizzare dpi e per produrre i sistemi complessi dei respiratori per il trattamento delle sindromi respiratorie.
Secondo ambito d’azione è il reperimento di kit o tecnologie innovative che facilitino la diagnosi del Covid-19. Anche in questo caso, l’esigenza è di rispondere, attraverso la tecnologia, alla necessità di ridurre i tempi di diagnosi, per poter avviare in tempo misure di contenimento laddove siano necessarie o, viceversa, di liberare risorse (pensiamo al personale sanitario) se non viene diagnosticata la malattia. Si parla, ad esempio, di tamponi e elementi accessori così come di altri strumenti per la diagnosi facilitata e veloce, sempre nel rispetto degli standard di affidabilità richiesta.
Terzo ambito in cui le imprese possono dare il loro contributo è lo sviluppo di tecnologie e strumenti che, nel rispetto della normativa vigente, consentano o facilitino il monitoraggio e la prevenzione del Covid-19 tramite piattaforme, tecniche e algoritmi di analisi e intelligenza artificiale, robot, droni che possano essere utilizzati per il supporto ai pazienti così come dalla Protezione Civile e gli altri Enti interessati.
Come partecipare a “Innova per l’Italia”
Per le imprese, le PMI, le startup, l’iniziativa è una sfida ad utilizzare tutte le proprie competenze per aiutare la collettività, nonché un’opportunità per ripartire con la propria attività seppure in forma diversa.
La prima call dedicata a servizi di telemedicina e data analysis è stata aperta il 24 marzo e durerà fino al 26 marzo alle ore 13.
L’obiettivo è individuare soluzione tecnologiche già realizzate nei seguenti ambiti:
- app e soluzioni tecniche di teleassistenza per pazienti domestici, sia per patologie legate a COVID-19, sia per altre patologie, anche di carattere cronico;
- tecnologie e soluzioni per il tracciamento continuo, l’alerting e il controllo tempestivo del livello di esposizione al rischio delle persone e conseguentemente dell’evoluzione dell’epidemia sul territorio.
Possono partecipare alla “chiamata” aziende, pubbliche amministrazioni, enti e centri di ricerca pubblici e privati, associazioni (che possono interagire con associati in grado di rispondere a queste esigenze), cooperative, consorzi, fondazioni e istituti, quindi non singole persone o professionisti. Le proposte devono essere disponibili all’implementazione in tempi brevi, compatibili con l’emergenza.
Altre call to action saranno pubblicate all’interno del sito dedicato www.innovazione.gov.it.
Le proposte saranno valutate dalla struttura del Commissario Straordinario per l’emergenza.
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