È operativa in questa settimana la task force costituita da Ministero dell’Economia e delle Finanze, Banca d’Italia, Abi-Associazione delle banche italiane e Mediocredito Centrale per rispondere all’esigenza di liquidità ed accesso al credito manifestata soprattutto dalle attività produttive di medie e piccole dimensioni.
Obiettivo del gruppo di lavoro è quello di agevolare PMI, liberi professionisti, lavoratori autonomi, imprese a beneficiare delle misure contenute nel Cura Italia in tempi rapidi.
Liquidità e accesso al credito: tutte le misure per le PMI
Con il decreto 18 del 17 marzo il Governo ha stanziato 5 miliardi di euro per assicurare liquidità alle imprese ed alle famiglie, con un effetto volano per circa 350 miliardi di euro.
L’intervento si articola in particolare in quattro strumenti.
Il primo è la moratoria sui prestiti, che consente di congelare fino al 30 settembre linee di credito in conto corrente, finanziamenti per anticipi su titoli di credito, scadenze di prestiti a breve e rate di prestiti e canoni in scadenza. La stima è che micro-imprese, PMI, professionisti e ditte individuali possano beneficiare della moratoria su un volume complessivo di prestiti di circa 220 miliardi di euro.
La seconda misura è il potenziamento 1,5 miliardi del Fondo Centrale di Garanzia per le PMI gestito da MCC, anche per la rinegoziazione dei prestiti esistenti. Sommando i finanziamenti in essere e quelli nuovi, l’obiettivo è di consentire garanzie per oltre 100 miliardi di finanziamento.
La garanzia del Fondo è all’80% dell’importo (e al 90% in caso di riassicurazione di confidi) per tutti i prestiti fino a 1,5 milioni, ferma restando la possibilità di coprire all’80% anche i prestiti fino a 2,5 milioni quando siano rispettate alcune condizioni, fra cui l’imprenditoria femminile, per i prestiti nel Mezzogiorno e per i finanziamenti per investimenti, nonché per tutti i prestiti fino a 5 milioni che rientrino negli ambiti di attività coperti dalle sezioni speciali del Fondo stesso.
Inoltre, è previsto l’avvio di una linea per la liquidità immediata fino a 3.000 euro per le Partite Iva anche non iscritte al registro delle imprese con accesso senza bisogno di alcuna valutazione da parte del Fondo.
La terza misura pro-liquidità è la garanzia dello Stato a favore di Cassa depositi e prestiti per fornire provvista alle banche che finanziano imprese medio grandi che non beneficiano del Fondo per le PMI.
Infine, è previsto l’incentivo alle imprese bancarie e industriali a cedere i loro crediti incagliati o deteriorati mediante la conversione delle loro attività fiscali differite in crediti di imposta. L’intervento libera nuove risorse liquide per le imprese e consente alle banche di dare nuovo credito, consentendo nuova finanza bancaria per le imprese fino a 10 miliardi.
La task-force per aiutare le PMI ad ottenere liquidità e credito
La situazione di emergenza e la necessità di operare in tempi brevi hanno portato all’istituzione della task-force del MEF:
L’obiettivo del gruppo di lavoro è di mettere le banche e i soggetti interessati a conoscenza delle nuove procedure, e per agevolarne l’utilizzo.
Inoltre, come spiegato in una nota del Mef, il gruppo proseguirà il lavoro di coordinamento e scambio di informazioni per individuare le soluzioni operative più appropriate rispetto a eventuali problemi applicativi e facilitare la divulgazione.
La Task force inoltre si occuperà di coordinare la raccolta e la diffusione dei dati sugli strumenti previsti dalla normativa.
Nella sezione “Domande e Risposte” del sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze si possono trovare aggiornamenti e precisazioni.
Inoltre, i Corporate Advisor di A1 Corporate 4.0 sono a disposizione di PMI, professionisti, imprese, che vogliano cogliere le opportunità che agevolano liquidità ed accesso al credito messe in campo dal Cura Italia.