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Decreto Liquidità: come accedere al sostegno anti-Covid

Garanzie pubbliche per prestiti da 25.000 a 800.000 euro per PMI, microimprese, partite Iva e grandi aziende: il "Decreto Liquidità" sarà pubblicato a giorni in Gazzetta Ufficiale. Per il premier Giuseppe Conte è “una potenza di fuoco” che consentirà “una nuova primavera per l’Italia”.

La carenza di liquidità è una delle urgenze che le imprese, soprattutto le PMI, si trovano ad affrontare a causa del lockdown necessario a fermare la diffusione del nuovo coronavirus. Con l’approvazione del Decreto Liquidità, il Governo prevede un meccanismo di garanzie esterne, ovvero non portate dalle imprese, per un totale di 400 miliardi di euro di prestiti agevolati, che si aggiungono ai 350 miliardi del Cura Italia.

Il provvedimento è un’anticipazione di ciò che sarà il “decreto di Aprile”, ovvero il contenitore con cui il Governo conta, entro la metà del mese, di rifinanziare per almeno 15 miliardi gli ammortizzatori sociali per lavoratori, famiglie e autonomi colpiti dalla crisi sanitaria e soprattutto dalle misure di contenimento dell’epidemia.

Come funziona il meccanismo di garanzie del Decreto Liquidità

Saranno due gli enti chiamati ad affiancare le aziende: il Fondo di garanzia per le Piccole e Medie Imprese e SACE, società di Cassa depositi e prestiti, che interverrà soprattutto per le grandi aziende che contano almeno 500 dipendenti. In sostanza, se i beneficiari dei prestiti non riusciranno a rimborsare il finanziamento, saranno queste due realtà a farlo al loro posto.

Le fasce d’intervento variano in base alla dimensione delle aziende. Le regole per accedere alle garanzie non sono ancora state definite, ma il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha assicurato che entrerà in campo a breve una task force per rendere snelli i meccanismi e partire al più presto.

Decreto Liquidità per PMI, microimprese e partite Iva

Per le imprese di dimensioni piccole o medie e per le partite Iva, la garanzia è fornita prevalentemente dal Fondo di Garanzia per le PMI.

A partire dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale del Decreto, PMI, microimprese e piccoli professionisti potranno rivolgersi alle banche per richiedere il prestito, specificando la volontà di avere la garanzia del Fondo.

La garanzia è al 100% per prestiti fino a 6 anni fino a 25.000 euro. Per questi importi non è prevista l’istruttoria, ovvero l’indagine sullo stato di salute dell’azienda negli ultimi due anni.

Per imprese fino a 3,2 milioni di fatturato, la garanzia scende al 90% per importi da 25.000 fino a 800.000 euro (che non possono comunque superare il 25% del fatturato). A quella del Fondo può però aggiungersi la garanzia del 10% dei Confidi. Per questi importi serve l’istruttoria.

A titolo gratuito, il Fondo garantisce inoltre il 90% dei prestiti fino a 5 milioni per imprese fino a 499 dipendenti.

Il Decreto liquidità per le grandi aziende

Anche le aziende sopra i 500 dipendenti hanno diritto a finanziamenti con garanzia pubblica con un percorso agevolato. Tuttavia, mentre PMI, microimprese e partite Iva potranno andare in banca subito dopo la pubblicazione del Decreto in Gazzetta Ufficiale, le grandi aziende dovranno aspettare il via libera della Commissione Ue.

Per le grandi aziende entra in campo SACE, a cui potranno accedere anche le PMI quando saranno esaurite le garanzie del Fondo.

SACE avrà a disposizione 200 miliardi per garanzie che copriranno:

  • il 90% dei prestiti per le aziende con meno di 5.000 dipendenti e fatturato fino a 1,5 miliardi;
  • 80% per le imprese con giro d’affari fra 1,5 e 5 miliardi di euro;
  • 70% per le aziende sopra i 5 miliardi.

Le garanzie saranno concesse fino al 31 dicembre.

Ci sono diverse condizioni da rispettare per accedere alle garanzie SACE. Innanzitutto, l’azienda non deve essere tra le esposizioni deteriorate in banca al febbraio 2020. Vale poi la regola per cui l’importo del finanziamento non deve superare il 25% del fatturato 2019 o comunque non deve essere superiore al doppio dei costi del personale dell’impresa relativi sempre al 2019. Inoltre, l’azienda deve rinunciare a distribuire dividendi nei 12 mesi successivi all’erogazione del finanziamento.

Come orientarsi tra i decreti dell’emergenza Covid?

Il meccanismo studiato dal governo consentirà di dare ossigeno al tessuto produttivo dell’economia italiana. Tuttavia, come già è stato sottolineato da associazioni di categoria all’indomani della diffusione della bozza del decreto, le regole non sono di semplice lettura.

Inoltre, dall’inizio dell’emergenza sanitaria, sono state già assunte numerose misure a sostegno dell’economia, portate avanti da Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero dell’Economia e dicastero del Lavoro.

Come orientarsi tra gli strumenti messi in campo per PMI, microimprese, partite Iva, grandi aziende? Per avere una bussola tra le tante opportunità che possono essere importanti per la continuità aziendale, è sempre possibile chiedere la consulenza dei Corporate Advisor di A1 Corporate 4.0.

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