Ottenere liquidità per andare avanti anche durante il lockdown è diventata una priorità per chiunque abbia un’attività, dalle grandi aziende alle Pmi, senza dimenticare i liberi professionisti. Per rispondere a questa esigenza, il Decreto Liquidità ha disposto una serie di misure molto articolate.
Tra le prime a partire concretamente – la misura ha già ottenuto il via libera dalla Commissione Europea – c’è la possibilità per le imprese fino a 499 dipendenti e per i lavoratori autonomi di accedere alle garanzie statali su finanziamenti fino a 25.000 euro.
I prestiti – va detto – non sono automatici, perché la possibilità di concederli è a discrezione di banche e confidi. Tuttavia sono automatiche le garanzie del Ministero dello Sviluppo Economico al 100%, previste dal Decreto Liquidità.
Come richiedere le garanzie per i prestiti fino a 25.000 euro
Sul sito del Ministero è disponibile il modulo per inoltrare la richiesta. Il modulo deve essere inviato per mail – anche non certificata – all’istituto di credito o al confidi a cui si intende chiedere il finanziamento.
Sono diverse le voci da compilare nelle otto pagine che costituiscono il documento.
La prima parte della prima scheda riguarda i dati anagrafici, in cui indicare l’iscrizione al Registro delle imprese o il numero di Partita Iva.
Bisogna poi specificare di non essere destinatari di provvedimenti giudiziari che applicano le sanzioni della cosiddetta legge 231 e di non essere incorsi in esclusioni dettate dal codice dei contratti pubblici.
Il beneficiario deve inoltre accettare che il Fondo di garanzia possa rivalersi su di esso nel caso in cui non riesca a rimborsare il prestito alle banche, nonché impegnarsi a consentire, in ogni momento e senza limitazioni, controlli, accertamenti documentali ed ispezioni in sede da parte del gestore del Fondo, laddove ci fosse necessità.
Quali sono le condizioni per ottenere le garanzie ministeriali al 100%?
Per le aziende che rispettano il requisito della dimensione (ovvero imprese sotto i 499 dipendenti), la garanzia si applica a prestiti fino a 25.000 euro, e comunque non superiori al 25% dei ricavi del beneficiario. In sostanza, si può ottenere il prestito massimo di 25.000 euro solo a fronte di un fatturato di almeno 100.000 euro.
Per questo, una parte consistente del modulo riguarda i dati relativi ai ricavi riportati nell’ultimo esercizio contabile, come da ultimo bilancio depositato o da ultima dichiarazione fiscale presentata. Se un’attività è stata avviata dopo l’1 gennaio 2019, basta un’autocertificazione per attestare i ricavi.
Per beneficiare delle garanzie al 100%, bisogna anche indicare la voce relativa al codice Ateco dell’attività economica interessata dal finanziamento.
Si deve poi comunicare che si sono subiti danni economici legati all’emergenza Covid-19 ed elencare le finalità per le quali si intende chiedere il prestito da garantire.
A completamento del modulo ci sono due ulteriori schede. Una riguarda il prospetto per calcolare la dimensione aziendale, da compilare con tipologia di impresa, numero di occupati, fatturato e bilancio complessivo. L’altra scheda è relativa al consenso per il trattamento e protezione dei dati personali.
La procedura non è complessa, ma occorre accortezza e precisione nell’indicare i dati, per non inficiare l’esito della richiesta.