La globalizzazione ha messo in evidenza il ruolo chiave della formazione continua nella crescita e nella competitività delle aziende.
La disponibilità di nuove tecnologie, la necessità di confrontarsi con Paesi esteri e di anticipare trend difficili da cogliere senza specifiche competenze hanno infatti reso la formazione di manager, dipendenti e degli imprenditori stessi un asset strategico, in grado talvolta di fare la differenza.
Formazione finanziata per le imprese: il Programma operativo del Fondo sociale europeo 2014-2020
L’importanza della formazione per la crescita delle aziende e, quindi, del tessuto produttivo nazionale, ha portato molti enti pubblici ad avviare formule di agevolazione, proprio per incentivare l’accesso a pacchetti formativi in grado di sostenere le sviluppo delle competenze.
Esemplare, da questo punto di vista, è il Fondo sociale europeo (Fse) 2014-2020, pensato per accrescere le opportunità di occupazione dei cittadini europei, promuovere lo sviluppo dell’istruzione e della formazione e migliorare la situazione dei soggetti più vulnerabili. Le singole Regioni hanno poi declinato al loro interno gli obiettivi del Fondo in Programmi operativi, avendo a disposizione maggiori risorse – 84 miliardi – rispetto al Fse 2007-2013.
Una delle ultime misure del programma Fse di Regione Lombardia, ad esempio, riguarda la formazione continua, con un bando che scade il 29 maggio destinato ai lavoratori dipendenti di micro, piccole, medie e grandi imprese lombarde, lavoratori autonomi, liberi professionisti. Ogni impresa avrà a disposizione 50mila euro spendibili in un anno, per progettare ed implementare proposte formative su alcune aree strategiche come internazionalizzazione, sostenibilità ambientale, benessere organizzativo.
La formazione attraverso i Fondi Paritetici Interprofessionali
Oltre ai bandi che enti pubblici come le Regioni possono aprire, ci sono anche le occasioni formative previste dai Fondi Paritetici Interprofessionali, promossi dalle organizzazioni di rappresentanza delle parti sociali tramite accordi interconfederali.
Le imprese possono destinare la quota obbligatoria dello 0,3% versata all’Inps alla formazione dei propri dipendenti ad uno dei Fondi Paritetici Interprofessionali esistenti. Questo provvederà a finanziare in parte o totalmente le attività formative per i lavoratori delle imprese aderenti, senza che l’adesione al Fondo costituisca un onere per l’azienda stessa.
Ci sono, dunque, molte possibilità per le imprese che vogliono incrementare la propria competitività. A1 Corporate 4.0, sempre al fianco di aziende, Pmi e professionisti, ha attivato una partnership con Ok JOB proprio per offrire la possibilità di accedere alla formazione agevolata.