Diceva l’economista americano Lester Thurow che “l’arma competitiva del ventunesimo secolo sarà la formazione accompagnata dalle competenze dei lavoratori”. Un’affermazione che risulta ancora più vera alla luce del dirompente progresso tecnologico, che offre opportunità a patto di saperlo comprendere ed implementare nel proprio contesto.
La formazione del personale su temi rilevanti per la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese diventa così non solo importante, ma anche necessaria, per uno sviluppo di ampio respiro.
In un momento particolarmente complesso come quello dell’emergenza COVID-19, per le imprese diventa particolarmente utile poter contare sul credito d’imposta per la formazione, magari proprio per continuare ad investire nello stesso ambito.
Crediti d’imposta per la formazione 2020: i vantaggi
Dopo aver analizzato nel dettaglio i crediti d’imposta per i beni strumentali e quelli per Ricerca & Sviluppo, vediamo cosa prevede la normativa per la formazione.
Si può beneficiare di questo strumento per ammortizzare le spese di formazione del personale dipendente, a decorrere dal periodo d’imposta successivo, nella misura del:
- 50% con il limite massimo annuale di 300.000 euro per le piccole imprese;
- 40% con limite massimo annuale di 250.000 euro per le medie imprese;
- 30% con il limite massimo annuale di 250.000 euro le grandi imprese.
Per tutte le aziende, di qualunque dimensione, la misura del credito d’imposta è aumentata al 60% – fermo restando il limite annuale – se i destinatari della formazione ammissibile rientrano nelle categorie dei lavoratori dipendenti svantaggiati o molto svantaggiati.
Sono ammissibili al credito d’imposta, per un limite del 30%, anche le eventuali spese relative al personale dipendente che partecipi in veste di docente o tutor alle attività di formazione ammissibili.
Come accedere al credito di imposta per la formazione
Per beneficiare dell’agevolazione è necessario presentare la documentazione contabile certificata, che attesti le spese effettuate.
La certificazione è fondamentale perché rappresenta condizione di ammissibilità al beneficio e quindi è requisito per fruire del credito in compensazione, generando a tutti gli effetti liquidità che permette di dare continuità operativa all’impresa.
Il certificatore deve attestare l’effettività delle spese sostenute per le attività di formazione agevolabili, valutando l’effettiva corrispondenza tra le spese sostenute e la documentazione contabile predisposta dall’impresa.
Oltre alla documentazione contabile certificata, bisogna allegare una relazione che illustri le modalità organizzative e i contenuti delle attività di formazione svolte, nonché l’effettiva partecipazione dei dipendenti alle attività.
A consuntivo, ovvero dopo la chiusura del periodo di imposta in cui sono stati fatti gli investimenti, viene richiesto anche di effettuare una comunicazione al Ministero dello Sviluppo Economico. Questa comunicazione ha come unico fine quello di acquisire le informazioni necessarie per valutare l’andamento, la diffusione e l’efficacia delle misure agevolative.
Grazie alla partnership con INPRES Italia (Istituto Nazionale Per la Ricerca e lo Sviluppo), A1 Corporate 4.0 accompagna le imprese nel percorso della certificazione del credito d’imposta per la Formazione, sia per il 2020 che per gli anni precedenti, guidandole, di fatto, in tutte le fasi di individuazione e predisposizione dei documenti necessari per l’ottenimento del beneficio.
Inoltre, grazie alla collaborazione con Ok JOB, fornisce un supporto nell’individuare e costruire percorsi formativi ad hoc, che possano beneficiare del credito d’imposta e far crescere l’impresa.