Se la domanda interna, durante il lockdown, ha rallentato, quella estera ha resistito, premiando le imprese che esportano di più. Per rilanciare la produzione, il governo ha così studiato un piano da 1,4 miliardi per sostenere l’export, che rappresenta un canale di sbocco importante per aiutare le imprese a generare liquidità.
In particolare, le azioni necessarie a promuovere tale sviluppo rientreranno nell’ambito di alcuni “pilastri” che costituiscono le linee generali del piano. I primi due, relativi a comunicazione e promozione, punteranno a veicolare al meglio il brand “Made in Italy”, puntando su qualità, sicurezza dei prodotti e dei servizi, innovazione. Gli altri “capitoli” del patto dovrebbero invece impattare più direttamente sulle attività ed i modelli di sviluppo di PMI ed aziende.
Internazionalizzazione per le PMI
Il patto prevede azioni di formazione ed informazione per incentivare l’accesso della più ampia platea di PMI, anche non ancora esportatrici, all’intera gamma di strumenti pubblici a sostegno dell’internazionalizzazione.
Un’attenzione speciale andrà rivolta al deficit di cultura digitale delle PMI, anche tramite l’offerta di corsi online in collaborazione con il mondo universitario italiano. Si incentiveranno inoltre gli investimenti sulle competenze, ormai ritenute indispensabili, di nuove figure professionali, come i Temporary Export Manager (TEM) e i Digital Export Manager, per sostenere l’accesso delle imprese italiane ai mercati esteri.
Sarà creato un unico portale pubblico di accesso ai servizi per l’export, nazionali e regionali, che consenta un utilizzo personalizzato per settori e mercati prioritari, e la rete diplomatico-consolare diventerà la “Casa delle imprese italiane” nel mondo, punto di riferimento strutturale per acquisire informazioni e dialogare con i mercati e le istituzioni locali.
Promozione dei canali per l’e-commerce
Analisti e consulenti internazionali sono unanimi nell’attribuire alle piattaforme digitali, anche al termine dell’emergenza in corso, un ruolo trainante nella crescita del commercio globale: per sfruttare appieno le opportunità che la rivoluzione digitale offre alla creatività ed alla solidità industriale del nostro Paese, saranno creati appositi eventi promozionali digitali per l’offerta del made in Italy in mercati chiave. La dimensione fieristica tradizionale sarà quindi accompagnata da modelli complementari di fiere “virtuali”.
Il Ministero prevede di attivare, già nel breve periodo, un maggior numero di intese con le piattaforme internazionali di commercio elettronico, secondo la formula: più contratti, più prodotti, più paesi.
Gli accordi con la Grande Distribuzione Organizzata (GDO), anch’essi da ampliare per paesi coinvolti e merci da inserire, privilegeranno per gli stessi motivi un approccio offline-online.
Infine, sarà facilitato l’accesso delle PMI alle piattaforme di e-commerce, anche tramite un accompagnamento a cura di intermediari digitali.
Nuovo slancio al sistema fieristico
Il piano prevede il rafforzamento delle PMI alle Fiere internazionali in calendario in Italia, tramite un ampliamento dell’utilizzo della finanza agevolata per le nostre aziende.
Saranno anche lanciati sia programmi speciali per buyer e VIP stranieri, che prevedano la visita delle fiere insieme a programmi personalizzati nei territori che le ospitano, sia campagne promozionali strategiche per il calendario fieristico italiano, nonché il coordinamento degli appuntamenti fieristici nazionali.
Il sistema fieristico tradizionale andrà inevitabilmente modernizzato, favorendone la digitalizzazione, organizzando B2B virtuali e promuovendo la partecipazione di start-up alle fiere internazionali in Italia e all’estero.
Sarà sempre più ricercata la creazione di partenariati con i principali sistemi fieristici europei, e la ripartenza del comparto andrà altresì perseguita attraverso la collaborazione tra i poli fieristici nazionali, l’organizzazione di “mini-fiere” di settore che compensino la cancellazione delle attività imposta dall’emergenza Covid-19, l’organizzazione all’estero di eventi di filiera per valorizzare i settori in forma integrata, così come le possibili sinergie tra settori complementari (es. tessile e moda, agroalimentare e turismo).
Supporto a PMI ed imprese tramite la finanza
Il piano prevede di potenziare le risorse pubbliche destinate all’offerta di finanziamenti a tassi agevolati e sistemi di garanzia, assicurandone il completo ed efficiente utilizzo da parte delle imprese.
Saranno inoltre ampliate e semplificate le opportunità di finanza agevolata a favore della giovane imprenditoria e delle start-up.
Si punterà, infine, ad integrare quanto più possibile il ciclo virtuoso tra internazionalizzazione delle imprese ed attrazione degli investimenti esteri di qualità in Italia, grazie anche ai nuovi strumenti resi disponibili dal Governo.