Il Patent Box è il regime opzionale di tassazione che prevede l’esclusione di una quota dei redditi generati dall’utilizzo di beni immateriali che sono frutto di attività di ricerca e sviluppo. Consente a tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa, indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione e dal settore produttivo di appartenenza, la parziale detassazione dei proventi derivanti dallo sfruttamento dei citati beni immateriali.
Possono beneficiarne anche le stabili organizzazioni in Italia di residenti in Paesi con i quali è in vigore un accordo per evitare la doppia imposizione e con i quali lo scambio di informazioni è effettivo. A differenza di altre agevolazioni, che incentivano l’avvio e lo svolgimento di attività di ricerca e sviluppo, in questo caso contano e vengono premiati i risultati.
I vantaggi del Patent Box
Attraverso l’esercizio di questo regime di tassazione, le imprese possono escludere dalla base imponibile il 50% dei redditi derivanti dall’utilizzo, anche congiunto, di alcuni particolari beni immateriali:
- software protetto da copyright;
- brevetti industriali, disegni e modelli, processi;
- formule e informazioni relativi a esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili.
Rientrano nel beneficio anche i redditi derivati dalla cessione degli stessi beni immateriali se il 90% del “ricavato” viene reinvestito nella manutenzione o nello sviluppo di altri beni immateriali prima della chiusura del secondo periodo d’imposta successivo a quello nel quale si è verificata la vendita.
Fino al 30 giugno 2021, beneficiano dell’agevolazione anche i marchi commerciali. Dopo quella data, questa opzione per tale categoria decadrà, in virtù dell’allineamento dei diversi sistemi richiesta dall’Ocse, in base al Nexus Approach, che valorizza il più possibile il collegamento tra gli investimenti fatti nella ricerca e nello sviluppo e la detrazione fiscale.
Rispetto ai crediti di imposta per le attività di ricerca e sviluppo, con cui le spese sostenute servono per effettuare il calcolo dell’ammontare del beneficio fiscale, con Patent Box si incide direttamente sull’imponibile a cui poi sarà applicata la tassazione. L’obiettivo resta quello di incentivare e premiare le imprese italiane, anche PMI, che investono in ricerca e sviluppano nuove soluzioni.
Come utilizzare il Patent Box per generare liquidità
Per accedere al regime di tassazione agevolata, occorre esercitare un’opzione nella dichiarazione dei redditi, che deve essere comunicata all’Agenzia delle Entrate. Tale opzione dura cinque periodi di imposta, è irrevocabile e rinnovabile.
I titolari di reddito d’impresa che utilizzano direttamente il bene immateriale devono attivare una procedura di accordo preventivo con l’amministrazione finanziaria per definire in contraddittorio i metodi e i criteri di determinazione del reddito agevolabile. In caso di utilizzo indiretto del bene immateriale, chi intende beneficiare dell’agevolazione può attivare la procedura se l’utilizzo è realizzato nell’ambito di operazioni con società che direttamente o indirettamente controllano l’impresa, ne sono controllate o sono controllate dalla stessa società che controlla l’impresa.
Dopo il decreto legge 34 del 30 aprile 2019, la procedura di fruizione del Patent Box è stata semplificata: in alternativa alla procedura preventiva per un accordo in contraddittorio con l’Agenzia delle entrate, i beneficiari possono scegliere di determinare e dichiarare direttamente il reddito agevolabile rimandando il relativo confronto con l’amministrazione finanziaria alla successiva fase di controllo.
A1 Corporate 4.0 è al fianco delle imprese che vogliono usufruire dei benefici che la normativa mette a disposizione, come il Patent Box. Grazie alle competenze dei suoi professionisti, è in grado di fornire la consulenza specialistica per individuare gli strumenti utili a generare liquidità e scegliere quelli in linea con le esigenze dell’impresa.