Sono circa 780.000 le aziende ed i liberi professionisti che, dal 17 marzo al 5 luglio, hanno presentato domanda per accedere al Fondo di garanzia per le PMI del Ministero dello Sviluppo Economico.
Nel complesso, sono state richieste garanzie per 46,5 milioni di finanziamenti, di cui per683.000 casi si è trattato di operazioni fino a 30.000 euro.
Se consideriamo che in tutto il 2019 le domande accolte dal Fondo erano state 125.000 per 13,3 milioni di euro garantiti, emerge chiaramente come l’opportunità di beneficiare della garanzia pubblica per i finanziamenti sia rilevante in una fase in cui la priorità delle imprese è ottenere nuova liquidità.
Cos’è il Fondo di garanzia per la continuità d’impresa
Il Fondo di Garanzia per le PMI è stato istituito con Legge n. 662/96 ed è operativo dal 2000 con l’obiettivo di favorire l’accesso al credito tramite la concessione di una garanzia pubblica che si affianca – e spesso si sostituisce – alle garanzie reali portate dalle imprese.
Secondo le ultime rilevazioni ministeriali, oltre il 99% delle imprese ha avuto accesso al finanziamento con la copertura del Fondo in assenza della presentazione di garanzie reali. Il Fondo, in pratica, sostituisce le costose garanzie normalmente richieste – come le fideiussioni – per ottenere un finanziamento.
Il Decreto legge “Liquidità” ha semplificato le procedure, aumentando le coperture e ampliando la platea dei beneficiari. Oltre a PMI iscritte al Registro delle imprese ed i professionisti, il Decreto ha previsto anche l’ammissibilità di small-mid cap (imprese con un numero di dipendenti fino a 499).
Per finanziamenti fino a 30.000 euro, possono accedere anche persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni, broker, agenti e subagenti di assicurazione, ed enti del terzo settore.
Come accedere alle garanzie del Fondo di garanzia per la continuità d’impresa
L’impresa o il professionista interessato deve rivolgersi a una banca per richiedere il finanziamento e, contestualmente, richiedere che sul finanziamento sia acquisita la garanzia diretta. In alternativa, ci si può rivolgere a un Confidi che garantisce l’operazione in prima istanza e richiede la controgaranzia al Fondo.
L’ammissibilità alla garanzia non richiede nessuna valutazione del merito di credito del beneficiario finale. Per le operazioni fino a 30.000 euro è prevista l’approvazione automatica da parte del Fondo.
L’intervento è concesso su tutti i tipi di operazioni finalizzati all’attività di impresa, con le seguenti coperture:
- 100% per operazioni finanziarie fino a 30.000 euro (e comunque non superiori al doppio della spesa salariale annua o al 25% del fatturato), con durata massima di 10 anni a condizione che il rimborso della quota capitale non inizi prima di 24 mesi dall’erogazione;
- 90% (sia per garanzia diretta sia per riassicurazione) per operazioni finanziarie a fronte di liquidità o di investimento, con durata massima di 7 anni, di importo non superiore al doppio della spesa salariale annua o al 25% del fatturato;
- 80% per la garanzia diretta e 90% per la riassicurazione (su garanzie rilasciate da confidi non superiori all’80% del finanziamento) per tutte le operazioni che non rientrano nei precedenti punti.
Il Consiglio di gestione si riunisce due volte a settimana in modo da garantire tempi rapidi di accoglimento delle domande.
I professionisti di A1 Corporate 4.0 sono al fianco delle imprese per aiutarle a generare liquidità, grazie all’accesso a strumenti di garanzia per l’accesso al credito. La consulenza qualificata dei Corporate Advisor punta innanzitutto ad individuare gli strumenti più adeguati, nell’ambito di una strategia di ampio respiro che tiene conto di potenzialità ed esigenze. Gli Advisor favoriscono poi l’adempimento delle procedure richieste per l’accesso alle garanzie pubbliche, ottimizzando il lavoro delle imprese.