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Centralità delle persone, digital e analisi dei dati: le best practice delle PMI Leader

Uno studio su duemila aziende medio piccole di tutto il mondo rileva che la valorizzazione di clienti e dipendenti, la digitalizzazione e l'uso strategico degli analytics sono la chiave del successo nell’economia post-pandemica.

Persone, digitalizzazione e analytics: sono questi gli asset su cui puntano le PMI leader, ovvero le Piccole e Medie Imprese che hanno registrato una crescita di ricavi sopra il 15% nell’ultimo anno fiscale, con un margine di profitto superiore al 15% negli ultimi 3 anni.

Lo rileva lo studio di SAP e Oxford Economics, che ha raccolto dati a livello globale – Italia compresa – tra marzo ed aprile 2020, analizzando le risposte delle organizzazioni con le migliori performance per identificare le best practice che altre aziende potrebbero emulare.

Perché le PMI di successo puntano sulle persone

Lo studio evidenzia che le aziende migliori mettono le persone al primo posto quando valutano i piani di sviluppo futuri, sia che si tratti di clienti o dipendenti.

Con l’emergenza Covid, le aziende hanno potuto toccare con mano come la rapidità nel rispondere alle esigenze dei clienti, la capacità di coinvolgere e motivare i dipendenti ed il rapporto di fiducia con i partner siano carte vincenti per affrontare le diffuse interruzioni operative e la volatilità del mercato.
“Connessioni profonde e personalizzate contribuiscono a rafforzare resilienza e agilità – si legge nello studio – elementi fondamentali per le organizzazioni più piccole che potrebbero non avere le risorse finanziarie per resistere in tempi difficili, così come la crescita nel lungo periodo”.
Alla luce di questo, le PMI leader punteranno a migliorare la customer experience: per il 53% è la priorità strategica dei prossimi tre anni, seguita dall’importanza di una migliore esperienza dei dipendenti (47%) e, al terzo posto, dalla crescita aziendale (36%).

Queste realtà, con la loro crescente attenzione al clima interno, risultato di dipendenti più coinvolti, avranno maggiori possibilità di mantenere i migliori talenti più a lungo. Secondo il rapporto questo orientamento potrebbe aiutare il raggiungimento anche di altri obiettivi, tra cui una maggiore flessibilità nel breve termine e la crescita nel lungo periodo.

Trasformazione digitale ed analisi dei dati per migliorare la competitività

Le PMI leader hanno già fatto progressi significativi nei progetti di trasformazione digitale, con effetti positivi già visibili nelle relazioni con dipendenti e clienti.

Il 41% delle PMI leader ha già compiuto almeno “progressi sostanziali” nella trasformazione digitale rispetto al 18% della media delle PMI, e forse proprio questo passo ha consentito di raggiungere performance economiche migliori. La digitalizzazione è considerata comunque indispensabile: oltre la metà delle duemila PMI intervistate (56%) afferma di avere in piano progetti di trasformazione digitale entro i prossimi tre anni.

Lo studio ha infine rilevato che le PMI non sono in gran parte pronte a utilizzare i dati per prendere decisioni di business: meno del 40% del campione afferma di disporre dei dati necessari per farlo. Le PMI leader stanno facendo meglio in questo senso: il 63% afferma infatti di avere già strumenti, competenze e risorse per processi decisionali basati sugli analytics.

Secondo il rapporto, “innovazioni in ambito di analisi dei dati, automazione di processo e intelligenza artificiale diventeranno sempre più essenziali per le organizzazioni di piccole e medie dimensioni che mirano a sviluppare relazioni sempre più personalizzate ed economicamente efficienti con clienti e dipendenti”.

Costruire strategie di ampio respiro per valorizzare la customer experience e coinvolgere i dipendenti, fare innovazione tramite il digitale, migliorare il processo decisionale grazie all’uso dei dati: A1 Corporate 4.0 è al fianco delle imprese che vogliono intraprendere questo percorso, per orientarle ed accompagnarle con i suoi Corporate Advisor.

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