L’implementazione di competenze tecniche e gestionali e l’aggiornamento continuo rispetto alle tecnologie emergenti sono ormai diventati punti cardine nel management aziendale, sia tra le PMI che nelle grandi imprese.
A fronte di una competitività che è sempre più globale, infatti, il know-how diventa valore aggiunto, in grado di dare qualità ai prodotti e innovazione ai processi, consentendo di consolidare o guadagnare nuove quote di mercato e generare liquidità per la continuità e crescita aziendale.
La consapevolezza dell’importanza della formazione continua ha portato anche il Governo a dedicare grande attenzione a questo tema, considerato vitale per affrontare le difficoltà generate dal lockdown e rilanciare l’economia.
Il Fondo Nuove Competenze
Col decreto Rilancio del 19 maggio 2020, il Governo ha voluto dare nuovo impulso alla formazione dei lavoratori nell’ottica di sostenere così la riconversione o la crescita delle imprese.
In sostanza, il decreto consente di sottoscrivere contratti collettivi di lavoro a livello aziendale o territoriale per rimodulare l’orario di lavoro, per mutate esigenze organizzative e produttive dell’impresa, in modo da destinare parte delle ore a percorsi formativi. Questo significa che l’accordo non va ad incidere sulla quantità di ore ma solo sulla variazione di destinazione di quelle già concordate.
Gli oneri relativi alle ore di formazione, comprensivi dei relativi contributi previdenziali e assistenziali, sono a carico del Fondo Nuove Competenze costituito presso l’ANPAL (Agenzia Nazionale delle Politiche Attive del Lavoro), che ha ricevuto inizialmente una dotazione di 230 milioni di euro. Il decreto di Agosto lo ha poi rifinanziato con ulteriori 200 milioni di euro per il 2020 e di 300 per il 2021.
Secondo il Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, il Fondo per le Nuove Competenze è solo il primo tassello di un Piano più ampio dedicato alla formazione continua, che avrà impatto sul presente e sul futuro. Citando l’economista americano Lester Thurow, secondo cui “l’arma competitiva del ventunesimo secolo sarà la formazione accompagnata dalle competenze della nostra forza lavoro“, Catalfo ha assicurato che è questa la direzione verso cui si muove il Governo.
Come beneficiare del Fondo Nuove Competenze
Sono quindi 730 i milioni a disposizione delle imprese, sotto forma di aiuti alla ripartenza intesa come investimento sulle proprie risorse umane.
I criteri di accesso saranno definiti nel Decreto Attuativo del Ministero del Lavoro, che dovrebbe arrivare a breve. Di fatto, potranno beneficiarne tutti i datori di lavoro delle aziende private che hanno sospeso il ricorso alla cassa integrazione e che potranno così formare ed aggiornare il proprio personale senza costi aggiuntivi, motivando i dipendenti rispetto agli obiettivi di ripartenza e crescita.
A1 Corporate 4.0, con i suoi professionisti, è accanto alle imprese che vorranno accedere al Fondo e a tutti gli strumenti che incentivano la formazione aziendale. Inoltre, grazie a partnership d’eccellenza, A1 Corporate 4.0 consente non solo di avviare l’iter per beneficiare degli incentivi, ma anche di costruire percorsi formativi personalizzati, tarati sulle specifiche esigenze aziendali e sugli obiettivi di medio-lungo periodo.