L’emergenza Covid ha confermato che il welfare aziendale può essere leva strategica per lo sviluppo delle imprese. Le aziende con un welfare più maturo, infatti, hanno resistito meglio delle altre alla crisi innescata dall’epidemia.
Questo porterà probabilmente a una maggiore diffusione del welfare aziendale che, accompagnata da sgravi ed incentivi, può accelerare la capacità di generare liquidità.
Il welfare aziendale alla prova dell’emergenza Covid
Le aree tipiche del welfare aziendale sono 12: previdenza integrativa, sanità integrativa, servizi di assistenza, polizze assicurative, conciliazione vita-lavoro, sostegno economico, formazione, sostegno all’istruzione di figli e familiari, cultura e tempo libero, sostegno ai soggetti deboli, sicurezza e prevenzione, welfare allargato al territorio e alle comunità.
Secondo il Rapporto 2020 – Welfare Index PMI, oggetto di un incontro che ha visto la presenza del Sottosegretario di Stato per il Lavoro e le Politiche Sociali, Stanislao Di Piazza, e di tutte le Confederazioni delle associazioni di categoria, sono raddoppiate le imprese che attuano iniziative in almeno quattro delle dodici aree del welfare aziendale, passando dal 25,5% del 2016 al 45,9% del 2019 e al 52,3% nel 2020.
L’esperienza di crisi ha cambiato, in generale, la cultura di gestione dell’impresa. Il 91,6% delle PMI ha infatti dichiarato di avere acquisito maggiore consapevolezza della centralità della salute e della sicurezza dei lavoratori e oltre il 70% ha affermato che in futuro il welfare aziendale avrà maggior rilievo.
L’impatto del welfare aziendale sul bilancio
Il trend di crescita della diffusione di welfare aziendale è trainato dall’esempio delle imprese che ottengono benefici concreti dal welfare aziendale.
Welfare Index PMI ha svolto, in collaborazione con Cerved e per la prima volta in Italia su numeri così ampi, un’analisi dei bilanci dell’ultimo biennio di oltre 3.000 imprese tra quelle partecipanti alla Ricerca 2020, che ha statisticamente dimostrato che il welfare aziendale contribuisce significativamente ai risultati delle imprese, alla crescita della produttività e dell’occupazione.
Le imprese più attive nel welfare hanno un tasso di produttività che aumenta del +6% nel biennio, il triplo rispetto alla media delle PMI (2,1%).
Anche l’occupazione cresce quasi del doppio: attestandosi all’11,5% rispetto alla media del 7,5%. Le aziende che fanno welfare crescono di più, e ciò facendo contribuiscono alla crescita positiva dell’ecosistema in cui operano.
Dalle 6500 interviste condotte, è emerso inoltre che, nelle fasi più acute dell’epidemia, le PMI con un welfare più maturo hanno dimostrato grande capacità di reazione e resilienza all’impatto della crisi Covid.
Come attivare o estendere l’impegno della propria PMI nel welfare? È certamente molto utile partire da un’analisi dell’esistente, per evidenziare bisogni ed iniziative già in corso, nonché individuare opportunità disponibili sul mercato per costruire pacchetti integrati in linea con le esigenze dei destinatari.
A1 Corporate, tramite i suoi professionisti, aiuta le imprese a pianificare la gestione del welfare aziendale nel breve, medio e lungo periodo e ad intercettare gli incentivi esistenti, in modo da ridurre i costi e generare liquidità.