L’innovazione si rivela arma vincente per le imprese. Lo dimostrano i numeri della relazione, presentata prima di Natale dal Ministero dello Sviluppo Economico al Parlamento, in merito a Startup e PMI innovative, che, nel 2020 hanno continuato a crescere nonostante la crisi legata all’emergenza sanitaria.
A novembre 2020, nel Registro delle Imprese risultano iscritte 12.000 Startup innovative, il 10,4% in più rispetto al 2019. L’aumento è ancora più significativo se si pensa che nel 2013 erano 1.467. Prosegue così il trend positivo degli ultimi anni, che ha visto passare anche le PMI innovative dalle 1.215 del 2016 alle 1.362 del 2019.
All’incremento delle aperture, si accompagna la crescita del fatturato (+46% per le startup innovative nel 2019) e dell’occupazione (+26% per le PMI Innovative).
Decreto Rilancio: gli incentivi per Startup e PMI Innovative
Secondo il Mise, la resilienza di queste imprese è legata ai punti di forza che le caratterizzano: forte attitudine al digitale e allo smart working, velocità e flessibilità nel rispondere alle nuove esigenze, elevato livello di competenze tecniche e informatiche.
Per supportarle durante la crisi economica legata all’emergenza Covid, il Governo ha comunque adottato misure che stimolassero il rafforzamento dell’intero ecosistema dell’imprenditoria innovativa.
Come sottolineato dal Ministro Stefano Patuanelli, “il Ministero non solo ha garantito continuità alle politiche di supporto pubblico all’ecosistema delle startup e delle PMI innovative, ma ne ha fatto un target di riferimento introducendo nuove misure di agevolazione per sostenerne la resilienza e il rilancio in risposta alla crisi Covid-19“.
In questo contesto, rientrano le iniziative a favore del mondo delle startup e delle PMI innovative adottate con il Decreto Rilancio dell’agosto 2020, tra cui:
- 10 milioni di euro per contributi a fondo perduto per l’acquisizione di servizi erogati da incubatori, acceleratori, innovation hub per lo sviluppo di imprese innovative;
- 200 milioni di euro aggiuntivi per il Fondo Centrale di Garanzia per le PMI;
- introduzione di incentivi in de minimis, che prevedono una detrazione fiscale del 50% per investimenti in startup e PMI innovative;
- costituzione di un Fondo per il trasferimento tecnologico, gestito dalla Fondazione Enea Tech, con dotazione di 500 milioni di euro per il 2020 che ha, tra i vari compiti, quello di realizzare attività di supporto alla crescita delle startup e PMI ad alto potenziale innovativo.
Da gennaio il Fondo di sostegno al Venture Capital
A questo quadro, si aggiungono ulteriori 200 milioni di euro assegnati dal MISE al Fondo di sostegno al venture capital, per potenziare il Fondo Nazionale Innovazione.
Dal 7 gennaio 2021 sarà online il portale dedicato al Fondo stanziato dal MISE, la cui gestione è affidata a CDP Venture Capital Sgr – Fondo Nazionale Innovazione, partecipato a maggioranza da Cassa depositi e prestiti attraverso CDP Equity. I finanziamenti saranno realizzati in matching con gli investitori qualificati e regolamentati che operano sul territorio nazionale.
Dal portale del Fondo, gli investitori potranno segnalare le startup e le PMI innovative in cui stanno per investire o hanno investito negli ultimi mesi. Il capitale investito da CDP Venture Capital Sgr attraverso il Fondo ammonterà ad un massimo di 4 volte il valore di quanto da essi investito, nel limite complessivo di 1 milione di euro per singola startup o PMI.
Startup e PMI innovative che possono così avere un nuovo canale di credito, alternativo a quello bancario, per ottenere liquidità da investire in ulteriori progetti di sviluppo.
A1 Corporate 4.0, con i suoi professionisti, è disponibile ad accompagnare le imprese che vogliono conoscere le modalità per beneficiare degli investimenti che saranno effettuati attraverso il nuovo Fondo, nonché di tutte le misure previste dal Decreto Rilancio.