La spesa energetica rappresenta un onere molto importante, che pesa sul bilancio delle aziende, indipendentemente dalla loro dimensione. Per abbattere tale costo, l’unica strada possibile è l’efficientamento energetico, inteso come processo complessivo di riduzione degli sprechi ed utilizzo di fonti di energia rinnovabili.
Per incentivare questo processo, il legislatore ha previsto alcuni incentivi tra cui il Conto Termico, dedicato a chi vuole efficientare l’utilizzo di energia per produrre calore o raffrescamento degli ambienti di lavoro.
Conto Termico: incentivi per chi usa fonti a basso impatto ambientale
Introdotto con D.M. 28/12/2012, il Conto Termico è stato pensato per incrementare l’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni.
Anche nel 2021, le imprese, come i privati e le Pubbliche amministrazioni, possono accedere al fondo statale che vale 900 milioni di euro all’anno, di cui il 22% destinato proprio agli enti pubblici, per coprire parte delle spese necessarie a modificare il proprio approvvigionamento di energia.
In particolare, le imprese possono ottenere incentivi laddove scelgano di installare pompe di calore, caldaie e stufe a biomasse, impianti solari termici, scalda acqua a pompa di calore, impianti ibridi a pompa di calore.
Conto termico: quanto si può risparmiare?
La responsabilità del Conto Termico è in capo al GSE (Gestore dei Servizi Energetici), il quale ha il compito di destinare ed erogare questo contributo, tenendo conto dei presupposti e dei criteri dettati dalla legge.
L’incentivo consente alle imprese di coprire fino al 65% per la sostituzione di impianti tradizionali con quelli a basso impatto ambientale. Il limite massimo per l’erogazione degli incentivi in un’unica rata è di 5.000 euro e i tempi di pagamento sono all’incirca di 2 mesi. Inoltre, il Conto Termico è cumulabile con altri incentivi di natura non statale e nell’ambito degli interventi precedentemente indicati.
A questo ritorno immediato, si deve aggiungere poi il beneficio continuativo di abbattimento dei costi della bolletta. Il risparmio dipende da molti fattori, ma si stima che, ad esempio, le pompe di calore possano ridurre la spesa dal 40% al 70% rispetto ai sistemi tradizionali che impiegano combustibili.
Per ottimizzare i risultati, massimizzando i risparmi e le performance, è necessaria un’analisi preliminare dell’azienda, delle attività, degli impianti esistenti, delle necessità presenti e future. Solo alla luce di una pianificazione completa e di ampio respiro è possibile scegliere la soluzione o il pacchetto di soluzioni integrate per generare liquidità attraverso l’efficientamento energetico.
A1 Corporate 4.0, forte di una consolidata esperienza nel Cost Killing, è a disposizione delle imprese che vogliano avviare uno screening della situazione esistente ed individuare le possibili alternative migliorative.