Una delle più grandi eredità di Covid-19 è senza dubbio l’accelerazione impressa alla trasformazione digitale dell’intera società, dal mondo del lavoro alle scuole dalla cultura alla sfera delle attività di svago.
Per le imprese, il 2020 è stato un grande banco di prova, da cui è emerso che chi aveva già consolidato un buon livello di digitalizzazione è riuscito a gestire meglio l’emergenza rispetto a chi ne era ancora sprovvisto.
Allo stesso tempo, è stata anche l’occasione per verificare quali benefici le imprese possono trarre dalle nuove tecnologie applicate ai processi produttivi e manageriali.
Il digitale incrementa i risparmi: più investimenti per le imprese 4.0
Secondo l’indagine sulla digitalizzazione e sui risparmi reinvestiti nelle imprese della società Sap Concur, ripresa da Il Sole 24 ore, su un campione di 500 aziende con oltre 50 addetti dell’ambito manifatturiero nel 2020 il 56% ha calcolato che il digitale ha generato o genererà risparmi.
Di questi, il 30,4% ha già beneficiato di un risparmio immediato derivante direttamente dalla digitalizzazione, il 15% ha preventivato futuri ritorni dell’investimento, mentre il 10,7% non può ancora quantificarli perché ha da poco effettuato la digitalizzazione delle proprie infrastrutture.
Per quanto riguarda l’importo del risparmio, a seconda delle tecnologie utilizzate si va da 10.000 euro del 57,2% ad un beneficio tra i 10 ed 50.000 euro per il 37,7%. C’è poi un 2% che vanta oltre mezzo miliardo di euro risparmiati.
Tra chi ha già concretizzato dei risparmi, l’83% li ha reinvestiti in azienda per acquistare impianti, software, incrementare la ricerca, assumere nuovi collaboratori o modificare i contratti temporanei in tempo indeterminato, incrementare il welfare aziendale. Il 17% restante ha usato o pensa di usare i risparmi per affrontare le esigenze di liquidità.
La digitalizzazione lascia spazio alla creatività
Oltre a generare risparmi, la digitalizzazione porta alle imprese, anche PMI, un beneficio indiretto, legato alla struttura occupazionale.
Secondo l’Istat, infatti, la trasformazione 4.0 può ridurre il carico di lavori meccanici per lasciare ai dipendenti mansioni di tipo più creativo, a beneficio di giovani specializzati, formati, digitalizzati.
Questo si traduce in un grande vantaggio per le imprese, perché una maggiore creatività diventa valore aggiunto per vincere la sfida della competitività a livello globale. Con il progredire della trasformazione digitale, infatti, le tecnologie 4.0 diventeranno asset strategico comune a tutte le imprese: il vero punto di forza per eccellere sarà quindi sempre più il capitale umano, valorizzato dalle tecnologie.
La trasformazione digitale, dunque, non può più essere rimandata. D’altra parte, gli incentivi che saranno messi in campo anche sulla scorta di Next Generation EU sono un’opportunità irripetibile per dare una svolta al tessuto imprenditoriale italiano.
A1 Corporate è a disposizione delle aziende non solo per intercettare i finanziamenti utili a concretizzare la svolta digitale dopo una accurata pianificazione, ma anche per affiancare imprenditori e manager in questo percorso di sviluppo ed integrare il digitale a livello di governance, flussi informativi, processi produttivi e amministrativi.