Arriverà entro luglio la prima tranche di fondi europei destinati a sostenere il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Si attende solo il via libera del Consiglio Europeo, che sarà una formalità visto che la Commissione Europea ha già dato la sua approvazione al progetto, giudicato positivamente perché contribuisce ad affrontare in modo soddisfacente le raccomandazioni specifiche dell’Unione.
Nelle prossime settimane dovrebbe quindi arrivare una prima tranche da 25 miliardi di euro sul totale di 222,1 miliardi, cifra che comprende i 191,5 miliardi del PNRR più il Fondo complementare approvato dal Governo con 30,6 miliardi.
I fondi saranno investiti per fare partire le prime riforme strutturali che dovranno riparare i danni economici e sociali della crisi pandemica, contribuire a risolvere le debolezze strutturali dell’economia italiana, e accompagnare il Paese in un percorso di transizione ecologica e sostenibilità. Tra queste, ci sono anche le misure previste specificatamente per le imprese.
Digitalizzazione: 28,2 miliardi di euro per l’innovazione
Puntano a rafforzare la crescita del Paese i progetti previsti dal Ministero dello Sviluppo Economico all’interno del PNRR, delineati per favorire gli investimenti in digitalizzazione, innovazione, competitività, formazione e ricerca, con una dotazione complessiva di 33,5 miliardi che saranno investiti da qui ai prossimi anni.
L’obiettivo è porre le basi per uno sviluppo duraturo e sostenibile dell’economia garantendo la rapidità di esecuzione dei progetti attraverso una semplificazione degli strumenti in modo da favorire un aumento della produttività.
La digitalizzazione è il filone a cui è stato destinato il maggior numero di risorse, 28,2 miliardi di euro, con l’obiettivo di favorire l’innovazione in chiave digitale, migliorando l’infrastrutturazione del Paese e la trasformazione dei processi produttivi delle imprese.
Sono quattro, in particolare, le linee di intervento promosse dal MISE:
- Transizione 4.0: 18,46 miliardi;
- Banda Larga, 5G e connessioni veloci; 6,71 miliardi;
- Tecnologie satellitari ed economia spaziale: 2,29 miliardi;
- Politiche industriali di filiera: 780 milioni.
In parallelo ai progetti di investimento, è in corso l’iter per definire una strategia pluriennale sulla proprietà industriale, per promuovere la cultura dell’innovazione e gli strumenti di protezione: si tratta della prima riforma inserita nel PNRR, a cui sono stati destinati 30 milioni di euro.
Formazione ed imprenditoria femminile per accrescere la competitività
Il MISE ha previsto anche una specifica missione dedicata ad istruzione, formazione e ricerca, per potenziare le competenze e cogliere le sfide tecnologiche e ambientali.
L’obiettivo è incrementare gli investimenti in ricerca e sviluppo anche attraverso una migliore interazione tra il mondo delle imprese e gli enti pubblici, per migliorare la propensione all’innovazione delle piccole e medie imprese e la loro partecipazione a filiere strategiche per la competitività nazionale ed europea.
Per questi interventi sono stanziati complessivamente 4,9 miliardi di euro di risorse previste nel PNRR e nel Fondo complementare.
Ulteriori 400 milioni di euro, infine, sono destinati al rafforzamento ed all’avvio dell’ imprenditorialità femminile nell’ambito della missione “Inclusione e coesione” del PNRR. In particolare, si punta a rendere operativo il “Fondo Impresa Donna”, previsto nella legge di Bilancio 2021, attraverso una dotazione finanziaria di 400 milioni di euro.
Di certo c’è che per le imprese si apre una stagione importante, forse unica, ricca di trasformazioni e di opportunità da cogliere per definire e costruire il proprio futuro.
A1 Corporate 4.0 segue con attenzione l’evolversi delle misure economiche messe in campo per l’imprenditoria, supporta le aziende e le PMI nel cogliere le occasioni utili a generare liquidità, analizza i potenziali scenari ed affianca le imprese a definire un proprio piano di crescita all’interno del cambiamento globale.