Oltre 2.700 piani approvati e 243.000 lavoratori coinvolti in percorsi per 24.000.000 di ore di formazione. Sono i numeri relativi solo ai primi 5 mesi di attività del Fondo per le Nuove Competenze, strumento gestito da ANPAL (Agenzia Nazionale Politiche Attive per il Lavoro) nato per supportare le imprese che hanno bisogno di riconvertire le competenze dei lavoratori.
Nell’ultimo anno, questa scelta è stata vincente per molte PMI ed aziende. L’epidemia di Covid-19 ha infatti stravolto ogni paradigma, imponendo alle imprese una riflessione sulla strada migliore da seguire per non perdere quote di mercato, salvaguardando produzione ed occupazione.
La necessità di implementare la digitalizzazione, di riconvertire i processi in ottica di sostenibilità, di adeguare la produzione al nuovo scenario nazionale ed internazionale: tutto questo ha reso necessario riqualificare le competenze dei lavoratori, per mantenere la competitività.
In quest’ottica, il Fondo di ANPAL è stato utile a supportare il costo della formazione ed a consentire ai lavoratori di acquisire nuove e maggiori competenze, utili per adattarsi alle nuove condizioni del mercato del lavoro.
Fondo Nuove Competenze: cos’è e come funziona
Il Fondo Nuove Competenze è il fondo pubblico cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo per contrastare gli effetti economici dell’epidemia Covid-19. Introdotto nel 2020 permette alle imprese di adeguare le competenze dei lavoratori, destinando parte dell’orario alla formazione, i cui costi sono a carico del fondo, grazie ai contributi dello Stato e del Fse – Pon Spao, gestito da ANPAL.
Per accedere al Fondo è necessario siglare preliminarmente un accordo sindacale per la formazione (ultima scadenza è stata il 30 giugno 2021) per la rimodulazione dell’orario di lavoro per mutate esigenze organizzative e produttive dell’impresa.
Gli accordi collettivi stipulati stabiliscono pertanto che parte dell’orario di lavoro sia finalizzata alla realizzazione di appositi percorsi di sviluppo delle competenze del lavoratore, per un totale massimo di 250 ore per lavoratore.
Dopo aver stipulato l’accordo, il datore di lavoro può fare domanda ad ANPAL, che determina l’importo massimo riconoscibile al datore di lavoro, distinto tra il costo delle ore di formazione e i relativi contributi previdenziali e assistenziali.
I contributi veri e propri sono invece erogati dall’INPS.
Fondo Nuove Competenze: sarà rifinanziato?
Tra il 2020 ed il 2021, il Fondo è stato finanziato con 730.000.000, prima con il Decreto Rilancio del 2020, poi col decreto di Agosto successivo. Le risorse non sono state tuttavia sufficienti a coprire tutte le domande che sono arrivate. Di fatto, il Fondo è risultato esaurito già a maggio scorso, quando ancora era aperto il termine per stipulare accordi sindacali.
Le istanze pervenute successivamente sono state comunque esaminate in ordine cronologico per accedere ad un eventuale finanziamento a fronte di eventuali risparmi derivanti da rinunce o da rendicontazioni di importo inferiori rispetto a quanto riconosciuto in fase di ammissione.
Visto il successo e l’utilità della misura, è stato già annunciato il rifinanziamento del Fondo Nuove Competenze, a valere sulle risorse del Programma React-EU. Dal prossimo autunno dovrebbe aprirsi la nuova tranche, con risorse per un miliardo di euro per il triennio 2022-2024. Questo consentirà alle imprese di beneficiare, di fatto, di formazione finanziata per riqualificare le competenze dei propri lavoratori, che rappresentano sempre più un asset strategico.
A1 Corporate 4.0 ha già seguito con grande attenzione aziende e PMI interessate ad accedere al Fondo Nuove Competenze, grazie anche al supporto del suo partner AREA12/Ok School. In vista del nuovo rifinanziamento, continuerà a mettere a disposizione il suo supporto qualificato per l’accesso alla formazione agevolata di eccellenza, che consenta di mantenere ed accrescere la competitività delle imprese.