Dubai non è poi così lontana: l’Expo 2020 porterà all’Italia una crescita da 1,5 miliardi di euro all’anno, per i prossimi 5 anni. Secondo le stime del Politecnico di Milano, questo sarà l’impatto sul nostro Paese della grande vetrina internazionale che, dopo essere stata rinviata lo scorso anno a causa dell’emergenza Covid, partirà l’1 ottobre negli Emirati Arabi.
L’Esposizione Universale è storicamente uno degli eventi internazionali di maggiori dimensioni. Protagonisti sono sostanzialmente gli Stati, che hanno l’occasione di mettere in “vetrina” le proprie eccellenze, ma anche la propria idea di futuro, declinata in base al tema scelto per la singola edizione. Quello di Dubai è “Collegare le Menti, Creare il Futuro”, a cui ciascuno Stato, Italia compresa, darà il proprio contributo.
Da Dubai una crescita miliardaria per le aziende italiane
L’Expo rappresenta da sempre una grande occasione di crescita per i Paesi che vi partecipano. L’Esposizione di Milano, ad esempio, ha generato un indotto di circa 31 miliardi per l’Italia dal 2016 al 2020, oltre al “PIL” dell’evento in sè che è stato pari a 13 miliardi di euro e che ha portato ad un incremento dell’occupazione su base annua di 242 mila persone.
Il Paese che ospita l’evento è quello che ne beneficia maggiormente, non fosse altro per l’aumento del flusso turistico. Tuttavia, anche per gli Stati che partecipano con il proprio padiglione l’Expo può essere un grande volano, perché rappresenta una vetrina globale in cui far conoscere il meglio della progettualità e delle tecnologie del Paese.
La stima del Politecnico di Milano, si diceva, per l’Italia è di un impatto economico di almeno 1,5 miliardi di euro all’anno per i prossimi 5 anni, in termini di aumento dei flussi turistici e, soprattutto, di export sia verso Medio Oriente e Nord Africa, che verso l’Asia del Sud e la Cina, aree per le quali i porti della penisola arabica rappresentano hub strategici. Secondo il Politecnico, inoltre, l’Expo consentirà di attrarre investimento, per una cifra di circa 500 milioni in più all’anno.
A beneficiare principalmente della presenza italiana a Dubai saranno le piccole e medie imprese italiane. Sempre secondo la ricerca del Politecnico, infatti, la PMI faticano a sostenere gli investimenti necessari per entrare in nuovi mercati rispetto alle grandi imprese. L’Expo rappresenta per loro una vetrina internazionale per incrementare le vendite all’estero.
C’è grande attesa, inoltre, sul ritorno che l’Expo potrà dare sul versante del turismo in Italia: si stima un aumento dell’attrazione turistica con un potenziale aumento del 5% delle presenze provenienti dal Medio Oriente.
Il padiglione Italia ad Expo: il racconto del Paese
Sintesi della bellezza e della capacità di innovazione dell’Italia sarà il padiglione con cui il Paese si presenta al mondo. Come spiegato da Paolo Glisenti, commissario generale dell’Italia all’Expo di Dubai in un articolo del Corriere della Sera, il padiglione Italia rappresenta in modo chiaro la svolta delle Expo universali: si parla di architettura narrativa, che racconta la storia del Paese.
Particolarità del padiglione italiano, che ha per tetto tre grandi scafi rovesciati i cui colori simboleggiano il Tricolore, è l’assenza di impianto di condizionamento – unico in tutta Expo. Al suo posto c’è un sistema di alghe e piante che assorbono la CO2 e rigenerano l’aria. Le pareti sono fatte con qualche chilometro di cordame che fa passare aria e vento: da qui il nome di Padiglione che respira.
Pareti e soffitti sono inoltre costruiti con bucce di arance e chicchi di caffé ed è totalmente digitalizzato con un modello di partecipazione vera. Tutte qualità che sono il frutto del contributo tecnologico delle aziende italiane, grandi e PMI, che hanno messo a disposizione tecnologie e prodotti prototipi che stanno arrivando già sul mercato in Medio Oriente e nel Sud Est asiatico ed entreranno nel catalogo dei progetti pilota del PNRR italiano.
Dopo Milano, anche l’Expo di Dubai può rappresentare un grande volano per le imprese italiane. A1 Corporate 4.0, sempre attento agli scenari globali in evoluzione, è pronto ad accompagnare le aziende e le PMI verso la crescita, in Italia ed all’estero, aiutandole a cogliere le opportunità che potranno derivare dall’esposizione universale.