Una politica espansiva, per sostenere l’economia e la società nelle fasi finali dell’emergenza sanitaria ed implementare il tasso di crescita, rafforzando gli effetti di investimenti e riforme del PNRR. Questo l’obiettivo della nuova legge di bilancio 2022, approvata nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri e che ora dovrà passare al vaglio del Parlamento.
Per la versione finale bisognerà dunque attendere la conclusione dell’iter parlamentare. In generale, si può però dire che i vari interventi mirano a consolidare il settore economico-sociale, sostenendo la crescita e la competitività dell’economia del Paese.
Legge di bilancio 2022: cosa è previsto per le imprese
Sono diverse le misure per la crescita e il sostegno delle imprese che il Ministero dello sviluppo economico ha inserito nella nuova manovra, con l’obiettivo di favorire la competitività del sistema produttivo, puntando sugli investimenti innovativi legati alla transizione digitale e green.
In particolare, è stata rifinanziata la Nuova Sabatini, la misura che sostiene gli investimenti produttivi delle PMI per l’acquisto di beni strumentali. Rifinanziati con 450 milioni di euro per il 2022 anche i Contratti di Sviluppo, strumento agevolativo dedicato al sostegno di programmi di investimento produttivi strategici ed innovativi di grandi dimensioni nel settore industriale, turistico e di tutela ambientale. Inoltre è stato incrementato di ulteriori 3 miliardi fino al 2027 il Fondo di garanzia, che ha l’obiettivo di favorire l’accesso delle piccole e medie imprese a fonti di finanziamento attraverso la concessione di una garanzia pubblica, che può anche sostituire del tutto le garanzie reali portate dalle imprese.
Oltre a dare continuità a soluzioni già esistenti, sono stati istituiti anche due Fondi nuovi.
Come spiegato dal MISE, il Fondo per la transizione industriale (150 milioni di euro dal 2022) punta a favorire l’adeguamento del sistema produttivo nazionale alle politiche europee in materia di lotta ai cambiamenti climatici. Prevede agevolazioni alle imprese che investiranno in efficientamento energetico, nel riutilizzo per impieghi produttivi di materie prime e di materie riciclate, nonché per la cattura, il sequestro e il riutilizzo della CO2.
Con il Fondo per i lavoratori in crisi (200 milioni per l’anno 2022, 200 milioni per l’anno 2023 e 200 milioni per l’anno 2024) saranno supportate le aziende in difficoltà favorendo l’uscita anticipata dal lavoro, su base convenzionale, dei lavoratori dipendenti di piccole e medie imprese in crisi, che abbiano raggiunto un’età anagrafica di almeno 62 anni.
Inoltre, è stato previsto un incremento delle risorse a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese e la proroga dei crediti d’imposta per investimenti 4.0 in ricerca e sviluppo, transizione ecologica e innovazione tecnologica.
Come accedere alle opportunità della Legge di bilancio per aziende e PMI
Il proliferare di misure a sostegno delle aziende, tra Ministero, Regioni, enti camerali, associazioni di categoria, in vista del PNRR, apre una serie di opportunità per aziende e PMI, ma al contempo può disorientare, proprio per l’elevato numero di iniziative.
Districarsi tra le numerose informazioni, seguire le pubblicazioni dei bandi, individuare quelli effettivamente in linea con le proprie esigenze, presentare domanda, seguire l’iter per accedere alle risorse e quello successivo per fornire la documentazione richiesta: si tratta di un processo complesso, che richiede un importante investimento in termini di tempo e risorse umane da parte delle imprese. D’altra parte, sono occasioni che non si possono ignorare, perché il rischio è di perdere opportunità per sostenere investimenti che le imprese dovranno comunque affrontare per essere in linea con quanto previsto dal PNRR e mantenere la propria competitività.
A1 Corporate 4.0, attraverso i suoi professionisti, vuole ottimizzare l’accesso alle agevolazioni da parte di aziende e PMI, accompagnandole innanzitutto nell’individuazione delle opportunità più coerenti con il loro percorso di crescita, abbattendo tempi e costi per la ricerca e pianificazione dell’iter di adesione, massimizzando la possibilità di generare liquidità.