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PMI e competenze digitali: come superare il mismatch tra domanda e offerta di lavoro

In una fase delicata di ripartenza dell’economia, la ricerca di personale è diventata quanto mai una priorità per le PMI. L’offerta, tuttavia, non sempre corrisponde alla domanda: la formazione resta la chiave di volta per superare il mismatch.

La rivoluzione digitale e tecnologica ha evidenziato il ruolo fondamentale delle risorse umane come valore aggiunto dell’impresa. Potrebbe sembrare un paradosso, visto che è la transizione digitale sembrerebbe dover ridurre la presenza delle persone nei processi produttivi, organizzativi, comunicativi.

In realtà la tecnologia è un mezzo che per esprimere tutto il suo potenziale necessita di persone che sappiano utilizzarlo e valorizzarlo adeguatamente: in questo senso, il capitale umano non solo è necessario, ma è addirittura abilitante rispetto all’industria 4.0.

Secondo l’ultimo Market Watch PMI di Banca Ifis, realizzato in collaborazione con Format Research su un campione rappresentativo di 500 aziende, l’83% delle imprese dichiara di aver bisogno di assumere personale con nuove competenze. Il trend manifestatosi lungo tutto il triennio 2019-2021 è confermato anche per i prossimi due anni. Tuttavia non è semplice trovare le competenze che si ricercano.

PMI, cresce la richiesta di soft skill e competenze 4.0

Anche nel pieno della pandemia le PMI hanno cercato di attrarre persone e sviluppare competenze per gestire la trasformazione digitale.

Cosa cercano le Piccole e Medie Imprese? I profili più ambiti sono quelli tecnici e quelli digitali, specializzati in tecnologie 4.0.

Tuttavia, il grande macro-trend che si sta consolidando è quello della ricerca di soft skill trasversali, ovvero competenze trasversali che esulano dal percorso prettamente scolastico ed attengono più a capacità personali come saper lavorare in team, essere flessibili, risolvere problemi, capacità relazionali o di comunicazione in grado spesso di fare la differenza all’interno di un gruppo.

Queste competenze pesano in media per quasi la metà (45%) nel profilo tipo ricercato dalle aziende. Le aziende cercano soprattutto team working (63%), problem solving (52%), flessibilità (40%) e capacità di comunicazione (38%).

Secondo il report, tuttavia il mismatch, ovvero il divario tra domanda e offerta, rimane ampio.

Per i profili tecnici oltre la metà delle PMI oggi non riesce a trovare personale, ma la maggiore difficoltà riguarda soprattutto la ricerca di profili con conoscenze tecnico-digitali: il 58% delle aziende che reputa necessarie nuove skill in ambito produttivo non trova il personale ricercato, così anche per il 37% delle imprese che considera fondamentale la capacità di gestione delle tecnologie 4.0. Difficile anche incrociare le abilità “soft”, in particolare la flessibilità (40%), il problem solving e la capacità decisionale (entrambe al 37%), la gestione dello stress (35%).

Come superare il mismatch tra domanda e offerta

In un mondo in completa trasformazione, il tema delle competenze è destinato a rimanere cruciale ancora per molto tempo.

Per questo è utile affrontare il tema in modo strutturale, non limitandosi alla semplice ricerca attraverso i canali tradizionali, ma partendo dall’analisi ad ampio raggio su quelli che sono i fabbisogni aziendali nel breve e lungo periodo e puntando sulla formazione per colmare eventuali gap di competenza.

Questo richiede, ovviamente, investimenti da parte delle imprese. Per ridurre l’incidenza dei costi, il Governo – evidentemente consapevole del ruolo chiave della formazione – ha previsto una serie di supporti per le aziende.

Il nuovo Piano Transizione 4.0, ad esempio, prevede il credito d’imposta per le imprese che investono su percorsi formativi che abilitano a tecnologie 4.0 per i propri dipendenti.

La formazione finanziata da fondi interprofessionali, inoltre, permette di accedere a progetti di formazione continua mirati a sviluppare e consolidare le competenze richieste, abbattendo i costi per l’impresa.

Con il PNRR – che non a caso fa della formazione un pilastro per la ripresa dell’economia – queste opportunità sono destinate a moltiplicarsi.

A1 Corporate 4.0 aiuta le imprese ad analizzare il proprio fabbisogno per ottimizzare la ricerca del personale ed a monitorare le opportunità di finanziamento che arrivano da enti territoriali, nazionali ed europei, grazie alla partnership strategica con AREA 12/OK School, ente accreditato ANPAL per servizi al lavoro.

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