Il caro bollette si conferma la grande emergenza di questo 2022, perché i costi di energia e gas stanno appesantendo i bilanci delle imprese, sia quelle energivore che le PMI, indistintamente. Rispetto al trimestre del 2021 la spesa per la fornitura di energia è in aumento del 70% mentre per le forniture del gas del 105%.
Secondo la Cgia di Mestre, le piccole subiscono addirittura un “trattamento” di sfavore rispetto alle grandi realtà produttive, e questo già prima del boom registrato negli ultimi mesi.
Analizzando i dati Eurostat, emerge infatti che già nel primo semestre 2021 le piccole aziende pagavano l’energia elettrica il 75,6% e il gas addirittura il 133,5% in più delle grandi.
PMI e caro bollette: gli stratagemmi per pagare meno
Sebbene il Governo per il primo trimestre abbia erogato ben 5,5 miliardi di euro di aiuti a famiglie e imprese per contrastare il caro bollette, questo importo rimane, purtroppo, del tutto insufficiente a mitigare i costi addizionali che dovranno subire quest’anno gli utenti domestici e non. Sempre secondo le stime dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre, a fronte di un rincaro di luce e gas che per l’anno in corso ammonta complessivamente a 89,7 miliardi, il tasso di copertura degli aiuti del Governo supera di poco il 6% per cento.
Di fronte all’aumento esorbitante dei costi, diverse imprese, piccole e grandi, hanno così adottato strategie per cercare di risparmiare, riducendo i consumi. Tra dicembre e gennaio diverse realtà hanno prolungato la chiusura di fine anno o hanno mantenuto al minimo la produttività, ottimizzando le scorte di magazzino.
Molte realtà hanno deciso di introdurre o di potenziare il turno di notte o di produrre nel week-end per abbattere costi energetici, sfruttando le fasce orarie in cui il costo dell’energia è più basso. Pertanto, tra assenze legate al Covid e la necessità di rimodulare il ciclo produttivo per tagliare il costo delle bollette, non sono poche le attività che hanno organici ridotti all’osso e grosse difficoltà a garantire processi produttivi efficienti.
In arrivo altri 5 miliardi contro il caro bollette: saranno sufficienti?
Di fronte ad uno scenario che non accenna a migliorare, il Governo interverrà nuovamente con uno stanziamento che servirà ad ammortizzare i costi in bolletta delle imprese. Già nel Consiglio dei Ministri di giovedì 10 febbraio dovrebbe arrivare un nuovo Decreto Legge per calmierare i costi di luce e gas con un intervento di circa 5 miliardi, cifra simile a quanto già stanziato nella legge di bilancio per il primo trimestre 2022.
Inoltre, grazie alla crescita del 2021 superiore alle attese, ai sussidi anti Covid non spesi che risultano dalle pieghe del bilancio e ai proventi delle aste delle quote di emissione di CO2, si potrebbe raggranellare un fondo tra i tre e i cinque miliardi di euro per sterilizzare i rincari.
Gli aiuti, però, non saranno generalizzati, ma saranno mirati a supportare le categorie più in difficoltà, in particolare famiglie a basso reddito, piccole imprese e attività operanti in settori particolarmente danneggiati. Visto che il primo trimestre è considerato coperto dagli interventi licenziati mesi fa, il nuovo sostegno dovrebbe andare a coprire il secondo trimestre dell’anno.
Certamente questo quadro evidenzia la necessità del Paese di rendersi autonomo rispetto all’approvvigionamento di gas ed energia. Il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani ha fissato come obiettivo il raddoppio delle fonti rinnovabili entro il 2030, ma si tratta di progetti a lunga scadenza.
Cosa può fare una singola impresa per cercare di ridurre il peso della bolletta? Nell’emergenza, come quella che stiamo vivendo attualmente, restare aggiornati sugli sgravi e sulle modalità per ottenerli è la soluzione più immediata per abbattere il costo dell’energia e del gas.
Ci sono poi interventi, che necessitano una pianificazione di più ampio respiro, pensati per ridurre i consumi e diversificare le fonti di approvvigionamento dell’energia, ad esempio attraverso l’efficientamento energetico degli immobili e l’uso delle rinnovabili. Infine, si possono anche effettuare delle azioni preventive a monte, confrontando le offerte dei fornitori e verificando le clausole di contratto.
A1 Corporate 4.0, tramite i suoi Advisor, è in grado di affiancare le imprese sia nell’emergenza che nella programmazione di interventi con orizzonte temporale medio lungo, con l’obiettivo di abbattere i costi e generare liquidità per le imprese.