Circa 680.000.000 di euro a supporto delle Piccole e Medie Imprese impegnate nella transizione digitale ed ecologica. Il provvedimento che definisce questo nuovo regime di aiuti è arrivato nei giorni scorsi ad opera del ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti che ha firmato il decreto che disciplina i finanziamenti garantiti dal programma d’investimento europeo React-Eu e dai fondi di coesione.
Come sottolineato dallo stesso Giorgetti, si tratta di un intervento che punta a sostenere gli investimenti in progetti innovativi che mirano anche a ridurre l’impatto energetico sui processi produttivi, come linea d’azione da perseguire per fronteggiare, in un’ottica di medio e lungo periodo, il caro bollette.
Investimenti 4.0: cosa prevede il nuovo contributo del MISE
Il decreto prevede contributi in conto impianti fino al 60% della spesa per investimenti innovativi e sostenibili proposti da PMI del settore manifatturiero. I progetti devono essere volti a favorire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa, a vantaggio della competitività e della crescita sostenibile del sistema economico.
I programmi di investimento dovranno essere conformi ai princìpi di tutela ambientale e ad elevato contenuto tecnologico coerentemente con il piano Transizione 4.0 e dovranno favorire in particolare sia la transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare, sia il miglioramento della sostenibilità energetica dell’impresa.
Circa un quarto è destinato ai progetti proposti dalle micro e piccole imprese. È prevista anche una diversificazione a livello geografico, con circa 250 milioni destinati agli investimenti da realizzare nelle regioni del Centro – Nord e 428 milioni per il Mezzogiorno.
Le imprese potranno richiedere l’agevolazione per un importo massimo per ogni investimento innovativo fino a 3 milioni di euro.
Contributi agli investimenti, le modalità di accesso per le PMI
Il decreto firmato nei giorni scorsi dal Ministro dello Sviluppo Economico è stato inviato alla Corte dei Conti per la registrazione.
Per l’accesso al contributo, le PMI interessate potranno presentare domanda nei termini e nelle modalità che verranno definite con un successivo provvedimento ministeriale.
Quali saranno i tempi? Quali le modalità? E soprattutto come valutare se effettivamente questi contributi possono essere di supporto agli investimenti che una PMI ha in cantiere? Poiché anche la ricerca di finanziamenti e agevolazioni richiede tempo da parte di un’impresa, è importante pianificare ogni programma di investimento, che sia votato alla trasformazione digitale dell’attività manifatturiera delle PMI attraverso l’utilizzo di tecnologie abilitanti individuate dal piano Transizione 4.0, o che punti a favorire l’economia circolare, la sostenibilità ambientale e il risparmio energetico.
A1 Corporate, con i suoi Corporate Advisor, è al fianco delle imprese e delle PMI per aiutarle a generare liquidità, anche attraverso l’accesso a bandi e contributi che sono destinati ad arrivare in Italia grazie al PNRR.