Se nel breve periodo gli sconti in bolletta sono la misura più utile per aziende e PMI che vogliono abbattere i costi energetici, nel medio e lungo periodo la strategia ottimale è quella dell’efficientamento energetico.
Diversificare le fonti di approvvigionamento, puntando sulle rinnovabili, ma anche applicare la tecnologia per ridurre i consumi e minimizzare gli sprechi rappresentano la strada per potersi difendere, in modo strutturale, dal caro energia.
Si tratta di interventi che, ovviamente, richiedono investimenti importanti. Riconoscendone l’importanza strategica per le imprese e per l’intero Paese, il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) ha varato una nuova misura a supporto degli investimenti sostenibili delle PMI.
Investimenti per la sostenibilità: l’intervento del MISE
Secondo quanto previsto dal decreto del Ministero dello sviluppo economico, a partire dal 18 maggio le micro, piccole e medie imprese italiane potranno accedere alla misura agevolativa che dispone di circa 678 milioni di euro di finanziamenti garantiti dal programma d’investimento europeo React-Eu e dai fondi di coesione.
La misura supporta investimenti per l’ammodernamento tecnologico delle imprese italiane attraverso investimenti in progetti innovativi destinati a migliorare la sostenibilità energetica dei processi produttivi.
Presentando l’intervento, il ministro Giancarlo Giorgetti ha dichiarato: «Di fronte al tema degli approvvigionamenti di materie prime, conseguenza della pandemia e del conflitto in Ucraina, è diventato prioritario accelerare l’utilizzo di nuove capacità tecnologie in grado di aumentare il livello di efficientamento e risparmio energetico per ridurre il costo delle bollette, continuando così a garantire la competitività e la crescita economica del Paese».
Come sono ripartiti i fondi? A livello geografico, i finanziamenti sono destinati per circa 250 milioni agli investimenti da realizzare nelle regioni del Centro – Nord, mentre circa 428 milioni sono previsti per quelli nelle regioni del Mezzogiorno. Dei 678 milioni, inoltre, il 25% è destinato ai progetti proposti dalle micro e piccole imprese.
Le imprese che richiedono l’agevolazione non devono aver effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento e dovranno impegnarsi a non farlo anche fino ai due anni successivi al completamento dell’investimento stesso.
La procedura prevede inoltre per le PMI una prima fase dedicata alla compilazione della documentazione necessaria ai fini della richiesta dell’incentivo che verrà avviata il prossimo 4 maggio.
Pianificare la sostenibilità per ottimizzare i costi
I fondi per sostenere la transizione energetica ed ecologica derivano dalla consapevolezza che lo sviluppo economico potrà esserci solo se sarà all’insegna della sostenibilità.
Tuttavia, gli interventi ( e relativi investimenti) per l’efficientamento delle fonti energetiche non possono essere improvvisati, sulla scia dell’emergenza e degli incentivi previsti.
Per massimizzare il risultato è infatti necessario partire innanzitutto dallo stato dell’arte, vagliando punti di forza e debolezza della propria attività, del settore di riferimento, delle prospettive, della disponibilità di tecnologia esistente.
Individuare obiettivi concretamente raggiungibili ed utili alla propria attività è la strada necessaria per poter poi scegliere gli investimenti da effettuare e accedere ai finanziamenti previsti dal Governo.
La parola chiave è, dunque, pianificazione. Con questo metodo, A1 Corporate 4.0 affianca le imprese nel percorso che vogliono intraprendere per innovarsi, generando liquidità per la loro crescita.