Una nuova norma che metta ordine tra i diversi provvedimenti che agevolano le PMI e le Startup innovative e che, al contempo, modifichi il sistema di incentivi aprendo nuove opportunità per le piccole e medie imprese, per rafforzare la loro capacità di identificare, attrarre e valorizzare i talenti e incentivare l’interdisciplinarità.
Sono questi gli obiettivi che si sta cercando di perseguire con la nuova Proposta di legge sulla promozione e lo sviluppo di PMI e Startup innovative, che è in fase di discussione alla commissione finanza della Camera dei Deputati.
La Proposta, in particolare, punta a concedere maggiori incentivi agli investimenti effettuati dalle persone fisiche nel capitale sociale per consentire a chi investe prevalentemente nel capitale sociale di una o più imprese start-up innovative o di una o più PMI innovative di essere esente dalle imposte sui redditi.
A inizio marzo sono stati auditi anche i rappresentanti delle realtà destinatarie della norma, che concordano nel sostenere che va aggiornato il Testo unico delle Startup, risalente al 2012, per rafforzare l’ecosistema entro cui si muovono PMI e Startup, rendendole competitive rispetto al resto d’Europa.
Proposta di legge su promozione e sviluppo di PMI e Startup innovative: cosa prevede
Le disposizioni esistenti in termini di agevolazione agli investimenti in PMI e Startup innovative sono diverse, ma frammentarie, e per questo fanno disperdere un enorme potenziale.
Tra gli incentivi esistenti c’è, ad esempio, la detrazione Irpef del 30% sul totale del capitale investito fino ad un massimo di 1 milione di euro, e la deduzione Ires per persone giuridiche pari al 30% delle somme investite, fino a un massimo di 1,8 milioni. Dal 2017, tale sgravio è legato al mantenimento della partecipazione alla startup per almeno 3 anni.
C’è poi la detrazione Irpef al 50% per le persone fisiche che investono nel capitale di rischio di una Startup o di una impresa innovativa, così come l’esenzione fiscale temporanea, in assenza di specifiche condizioni delle plusvalenze realizzate da persone fisiche, sia in caso di cessione di partecipazioni al capitale di startup e PMI innovative, sia in caso di plusvalenze reinvestite nella stessa tipologia di società.
Nel 2022, tutto questo ha portato a 1,8 i miliardi investiti in PMI e Startup innovative italiane. Una cifra ragguardevole, ma se consideriamo che nello stesso anno la Spagna ha superato i 6 miliardi, la Francia gli 11 e la Germania i 13 ci si rende conto di quanto sia ampio il margine di miglioramento per incentivare le realtà italiane.
La Proposta di legge punta proprio a rendere più efficiente il sistema di investimento in PMI e Startup innovative. Il testo individua gli investimenti per i quali è riconosciuta una detrazione dall’IRPEF e prevede la possibilità di trasformare in credito d’imposta l’eventuale detrazione Irpef in eccedenza rispetto all’imposta lorda dovuta dal contribuente, da usare nella dichiarazione dei redditi o in compensazione.
È prevista inoltre, l’esenzione per i proventi derivanti dagli organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR) che investono prevalentemente nel capitale sociale di start-up e PMI innovative, purché le quote siano detenute per almeno 3 anni.
Inoltre, l’ammontare della plusvalenza da partecipazione in qualsiasi società, reinvestito nel capitale di start-up e PMI innovative, in caso di successiva cessione della partecipazione nelle stesse imprese non gode dell’esenzione.
Infine è previsto l’innalzamento da 25 a 50 milioni di euro del limite di patrimonio netto previsto per le società di investimento semplice (SIS).
A1 Corporate 4.0 al fianco di PMI e Startup innovative
In un mondo in continua trasformazione, dove digitalizzazione e sostenibilità sono i principali driver che guidano lo sviluppo, PMI e Startup innovative possono essere motori del nuovo modello economico, apportando progetti, prodotti e servizi in linea con le transizioni digitale ed ecologica in corso. Allo stesso tempo, devono loro stesse introiettare tali transizioni, per non perdere la sfida della competitività globale.
La disponibilità di credito per poter investire è, dunque, alla base della capacità di fare innovazione e, di conseguenza, di crescere e restare competitive.
La nuova Proposta di legge va in questa direzione, strutturando un sistema che attiri investimenti verso PMI e Startup innovative. Da parte loro, queste ultime devono essere strutturate per poter cogliere le opportunità che ci sono e che si apriranno al termine del percorso legislativo.
Come fare? Attraverso i propri Corporate Advisor, A1 Corporate 4.0 è da sempre al fianco di PMI e Startup innovative, per monitorare il mercato ed il panorama normativo, seguire le aziende nell’individuazione delle opportunità più coerenti con il loro progetto e nell’iter per accedere a forme di credito alternative a quello bancario.